La Baronia di Carapelle, uno degli Stati Medicei in Abruzzo

La Baronia di Carapelle, uno degli Stati Medicei in Abruzzo
(DAM) Carapelle (AQ) – Siamo stati con Wolftour e Il Bosso lungo un percorso turistico – esperenziale da loro organizzato intorno al Gran Sasso sud – orientale e uno dei posti visitato è la Baronia di Carapelle, territorio della Provincia de L’Aquila ricco di storia che ancora oggi rinnova la sua importanza strategica e culturale.
Abbiamo più volte ricordato come il nostro Abruzzo si riveli una terra ricchissima di fascino antico: abitata ben prima dell’avvento dei Romani, la nostra terra custodisce tesori che si sono accumulati in secoli e secoli e offre la possibilità di immergersi in tutte le epoche del passato, basta solo guardarsi intorno.
Tra le zone più interessanti e utili per ricostruire il Medioevo in Abruzzo, c’è la Baronia di Carapelle che comprende i paesi di Barisciano, Castel Del Monte, Calascio, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio e Carapelle Calvisio, riuniti sotto un unico dominio a partire circa dalla metà del 1100.
I riscontri archeologici indicano che l’area fosse abitata fin dai tempi più antichi, come ci dimostrano i resti degli insediamenti fortificati che troviamo a Castel Del Monte, Calascio e Castelvecchio Calvisio. È dopo la romanizzazione, comunque, che la Baronia di Carapelle viene delineandosi, dapprima sotto gli Altavilla e successivamente sotto i D’Angiò.
Sintomi di questa evoluzione sono riscontrabili nelle modifiche che il territorio subisce a livello architettonico in questo periodo: dalla costruzione di ville sparse, ideali per lo sfruttamento agricolo, si passa gradualmente a un forte accentramento urbano, fortificato e posizionato sulle alture.
Nel processo di trasformazione del territorio giocano un ruolo centrale anche le frequenti incursioni saracene così come l’influenza normanna: sono questi ultimi a procedere ad un selettivo disboscamento, dando vita ad un nuovo disegno paesaggistico caratterizzato dall’incastellamento a scopo difensivo.
Nelle fonti documentali troviamo frequente riferimento alla Baronia di Carapelle, citata ad esempio nel Chronicon Volturnense o nel placito del 2 marzo 779. Secondo il Catalogus Baronum, dopo il dominio degli angioini, la Baronia passò a Pietro, Conte di Celano, nel 1382 e rimase nelle disponibilità della casata fino al guerra angioina-aragonese, in cui l’ultimo discendente, Ruggerone, perse tutti i suoi possedimenti.
Signori del feudo, da questo punto in poi, diventano quindi i Piccolomini Todeschini, che cedono la Baronia a Francesco I de’ Medici nel 1579. È proprio il periodo mediceo quello di maggiore fulgore per la Baronia di Carapelle, che va a costituire gli Stati Medicei d’Abruzzo insieme a Bussi, Amatrice, Accumoli e Cittareale.Dal 1743 il territorio passa alle dirette dipendenze dei Borbone, per essere finalmente smantellata nel 1806.
Numerose e suggestive le testimonianze archeologiche del glorioso passato della zona: possiamo citare la famosissima Rocca Calascio, Santa Maria del Monte e gli scavi archeologici di Colle della Battaglia. 
Per un visitatore di oggi, sono moltissime le occasioni di immergersi in prima persona nella ricca storia dell’area: è in fieri il progetto di un Museo della Transumanza a Castel Del Monte mentre sono già pienamente operativi quello della Baronia a Santo Stefano di Sessanio e quello delle Fortificazioni a Calascio. Il Convento di San Colombo a Barisciano, inoltre, ospita il Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino.
Sono inoltre innumerevoli i percorsi naturalistici percorribili, che fondono bellezze del paesaggio al fascino della storia. Adatti a diversi tipi di escursionisti, dai più esperti ai principianti, offrono un’occasione unica per un rigenerante tuffo nel nostro passato.

Cristiano Vignali e Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine