Santo Stefano di Sessanio: il borgo immortale

Santo Stefano di Sessanio – Il borgo immortale

(DAM) Santo Stefano di Sessanio (AQ)– Durante l’Edicational Tour otganizzato dallo staff di Wolftour e del Bosso, abbiamo visitato j luoghi che un tempo costituivano la Baronia di Carapelle, alle pendici centro – meridionali del Gran Sasso aquilano. Una delle tappe del nostro suggestivo tour è stato Santo Stefano di Sessanio, il borgo medievale immortale, dove ci ha accompagnato il cantautore abruzzese Setak.

Ci sono borghi in grado di resistere alla prova del tempo e risorgere dalle proprie ceneri volta dopo volta. Santo Stefano di Sessanio, in provincia de L’Aquila, è sicuramente uno di questi. Il paese incastonato nella montagna abruzzese, infatti, ha vissuto molte vite nel corso della sua lunghissima esistenza, riadattandosi ai tempi ma conservando immutato il suo irresistibile fascino.

Riconosciuto ufficialmente come uno dei borghi più belli d’Italia, Santo Stefano di Sessanio è compreso nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, al di sotto della Piana di Campo Imperatore e con un affaccio unico sulla Valle del Tirino.
Come tutti i centri abitati appartenenti alla Baronia di Carapelle, anche Santo Stefano di Sessanio sorge in una zona ricca di percorsi naturalistici adatti a turisti di ogni livello.

Santo Stefano di Sessanio nasce con ogni evidenza nel periodo medievale, quando iniziano a trovare riferimenti nelle fonti documentali: cenni al paese, infatti, sono nel Chronicon Vulturnense all’inizio del IX.

Il borgo medievale si forma, con ogni probabilità, a partire dai resti di un pagus italico. La specificazione “di Sessanio” del toponimo, assunta ufficialmente con Regio Decreto nel 1863, si riferisce al latino “Sextantia”, che indica la distanza di sei miglia da Peltuinum, il principale crocevia adriatico ai tempi di Roma.
Fin dai tempi più antichi, Santo Stefano di Sessanio ricopre un ruolo di grande centralità grazie alla sua posizione strategica, nelle immediate vicinanze delle strade consolari prima e del tratturo regio poi.

Come il resto della Baronia di Carapelle, il borgo è inizialmente possedimento dei Piccolomini per vivere poi il momento di massimo splendore sotto la dinastia dei Medici. In questa fase della sua storia, Santo Stefano di Sessanio si arricchisce di strutture architettoniche imponenti e diventa un nodo cruciale nel commercio della lana carfagna, una lana grezza che veniva impiegata per le uniformi militari e per i sai dei monaci, prodotta proprio a Santo Stefano e lavorata a Firenze.

Abbiamo parlato delle molte vite di Santo Stefano di Sessanio ma la particolarità principale del borgo è che conserva ancora oggi il suo impianto insediativo originale, perfettamente in continuità con il paesaggio circostante e con l’immagine medievale degli spazi.

Questo è stato possibile grazie all’abbandono pressoché totale che il paese ha subito nella seconda metà del Novecento. A questa fase di spopolamento, ne è seguita una di ripopolamento e valorizzazione nel rispetto del passato: è nato così l’Albergo Diffuso di Santo Stefano di Sessanio, oggi meta turistica di assoluto pregio che ha reso il borgo un gioiello in perfetto equilibrio tra passato, presente e futuro.

La particolare storia di Santo Stefano di Sessanio rende ogni angolo del borgo affascinante e degno di essere ammirato. Tra le bellezze architettoniche che adornano le strade del paese, meritano di essere ricordate la Porta e la Torre medicea.

La Porta Medicea è il punto di accesso a Santo Stefano e reca lo stemma della famiglia Medici, signori del borgo tra la metà del Cinquecento e la metà del Settecento. La Torre Medicea è una costruzione trecentesca a base cilindrica edificata in pietra locale e originariamente alta 20 metri. Quasi completamente distrutta dal terremoto del 2009, attualmente è in fase di ricostruzione.

Da ricordare anche il Palazzo del Capitano, residenza signorile della famiglia Medici costruita in pietra e costituita da due bastioni con finestre bifore in stile tardo-gotico. La facciata principale è ornata da un loggiato in stile rinascimentale che risale alla metà del Cinquecento.
Decisamente suggestiva, la Cappella della Madonna del Lago: si tratta di una cappella pastorale poi ampliata in una chiesa a navata unica in stile barocco con portico sulla facciata. Ubicata sulla riva del laghetto di Santo Stefano, vanta un indiscutibile fascino grazie all’ambiente naturale in cui è inserita, che offre una cornice diversa in ciascuna stagione.

Oltre al già citato laghetto, tra i percorsi naturali nelle immediate vicinanze di Santo Stefano di Sessanio meritano una visita le Grotte di Stiffe, che ospitano anche uno dei presepi in grotta più scenografici d’Italia, il percorso sciistico per l’Ippovia del Gran Sasso e quello naturalistico per raggiungere la vicina Rocca Calascio.

Cristiano Vignali e Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine

La Torre Medicea recentemente restaurata a Santo Stefano di Sessanio dopo i danni provocati dal terremoto del 2009.