(DAM) Gorizia – Ylli Jasa è un’artista poliedrico di nazionalità albanese, nato in Cecoslovacchia nel 1959, successivamente ha vissuto in Nord Africa, ha frequentato l’Università di Tirana laureandosi in ingegneria metallurgica, economia e giornalismo, ma si è affermato come artista quando ha fatto l’esposizione alla biennale di Venezia nel 2003 con l’opera :”Il Principe dell’Albero”; adesso, invece, l’ultima fatica è stata “Il Drago di Acciaio ” fatto con tecnica simile alla “Tour Eiffef”.
Ylli Jasa è, di fatto, un grande artista dalla cultura cosmopolita che ha cercato di comunicare vari messaggi, cercando sempre di lasciare un alone di mistero e misticismo magico.
Ne “Il Drago d’Acciaio”, il rettile sputa fiamme che in modo superbo si erge in piedi, manifesta tutta la sua magnificenza e potenza divina.
Il Drago orgoglioso cammina, guarda avanti, prospettando un cambiamento radicale della società e con la sua maestosità vuole esprimere purezza e sentimenti nobili, tipici di una società (divinizzata dall’artista) in cui il sacro si immedesima nel profano, raggiungendo una perfezione comunicativa che lo pone vicino alla divinità, facendolo assumere una posizione sacrale.
Come un Messia, il Drago testimonia l’anello di congiunzione tra l’uomo e la spiritualità, cioè vi è una perfetta astrazione e allo stesso tempo una fusione dei principi empirici e spirituali .
Ylli Jasa cerca in tutti i modi di manifestare la sua idea propositiva , travalicando materia e spirito, cercando sempre di proiettarsi in una dimensione ancestrale e metafisica, senza però perdere mai il controllo della realtà .
Attraverso il Drago, l’artista Ylli Jasa raggiunge lo Zenit della sua volontà e desiderio di rappresentare una società dominata dalla paura e dall’incertezza; solo questa creatura mitologica e magica è in grado di riportare l’umanità sulla retta via, fra mille difficoltà e ostacoli di ogni genere che come un demonio mirano a rendere tutto irreversibile e inequivocabile.
L’artista fra mille pensieri ed elucubrazioni mentali vuole trasmettere il malessere di questa società perennemente in competizione, dove sempre l’umanità come il sale che splende è in continuo fermento, e si verificano cambiamenti che portano novità al mondo, ma il Drago uscito dalle viscere della terra si impone con un’ azione divinatoria cercando di sopire ogni contrasto e attraverso il fuoco allontana il male insito negli uomini.
Non solo il Drago, in questa opera l’artista esalta la figura femminile vista come perfezione dell’uomo e della società; questo animale perennemente mescolato fra platonismo e concretezza rende la Donna sublime, fondamentale per la società vista non più come soggetto marginale, bensì principale.
Secondo l’artista Ylli Jasa il Drago esprime un’evoluzione sociale, politica della donna che rompe le catene del potere patriarcale.
Dott.Roberto d’Amato, Saggista e Critico d’arte