(DAM) Pineto (TE) – Una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli, la Torre del Cerrano è oggi al centro di un importante parco marino.
Meta turistica tra le più conosciute d’Abruzzo grazie alle sue acque cristalline e alla sua natura incontaminata, la Torre del Cerrano è una delle zone più famose di Pineto.
Dalla sua posizione di vedetta, accoglie oggi i turisti in un approfondito museo del mare e ricorda, con la sua presenza, il passato antico dell’Abruzzo.
Situata a ridosso della spiaggia, la fortificazione è una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli ma deve il suo nome alla fase più antica della regione. Il toponimo, infatti, lo prende dal vicino torrente Cerrano (che anticamente era detto Matrinus), che a sua volta lo deriva dalla dea Cerere (anticamente Demeter, Dea Mater). In epoca decisamente arcaica, l’area era occupata dal porto di Atri, oggi sommerso, i cui resti sono in parte visibili nelle escursioni subacquee.
Le origini della Torre del Cerrano risalgono alla metà del Duecento quando, durante il regno di Carlo II d’Angiò, si fa cenno nelle fonti documentali della costruzione di una torre a Penna Cerrani. Abbiamo notizia di un restauro nel 1388 per volere del re Ladislao di Durazzo e, nel 1447, di un devastante incendio.
Durante il XVI secolo, con l’intensificarsi della minaccia di incursioni da parte dei Saraceni, il sistema di avvistamento delle torri costiere risparmia ale coste abruzzesi terribili devastazioni.
Per molti anni la Torre del Cerrano restò baluardo e presidio delle coste abruzzesi, perdendo la sua funzione difensiva con il cessare delle razzie piratesche.
La costruzione originale costituisce il nucleo del complesso attuale ed è formata da un massiccio torrione a pianta quadrata in laterizio. Le mura hanno spessore decrescente, risultando quindi inclinate in forma di piramide.
In epoca più recente, la Torre del Cerrano è stata protetta dalla vicina ferrovia con la costruzione di un muraglione di contenimento. All’inizio del Novecento è stata acquistata da un ufficiale di marina, che nel 1915 l’ha restaurata e resa abitabile con l’aggiunta di una torretta superiore e l’apertura di varie finestre.
Nel 1981 la Torre viene acquistata dall’Amministrazione Provinciale di Teramo che, nel 1983, vi istituisce un Centro Ricerche. Dal 2008 è affidata in comodato al Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, che vi ha istituito il Museo del Mare.
Il parco marino su cui troneggia la Torre del Cerrano si estende per 3 miglia nautiche dalla costa e per 7 km sulla terraferma, compresa la foce del torrente Calvano. La superificie è di circa 37 km quadrati.
Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine