Pretoro: Mastro Antonio Palmerio, da vita al legno come Geppetto del “Pinocchio” di Goldoni

Mastro Antonio Palmerio (classe 1931)

(DAM) Pretoro (Ch) – Fra l’inverno e la primavera 2018, passeggiando per il borgo in pietra di Pretoro che sembra un Presepio a grandezza naturale, incastonato sul versante Orientale della Maiella in Provincia di Chieti, ho per un attimo creduto veramente di essere in mezzo a un presepe fatto di statuine di legno come in un sogno, avvicinandomi alla bottega di Mastro Antonio Palmerio (classe 1931) che fin da ragazzo ha appreso il mestiere dell’artigiano facendo il tornitore e lavorando il legno, qui per un attimo il sogno è diventato realtà.

Siamo di fronte a un’artista che nonostante la sua umiltà e la sua semplicità e dedizione al lavoro, è apprezzato in tutto il mondo per le sue opere d’arte. Egli oltre ad essere un abile artigiano, è per la sua manualità, per la sensibilità del suo tocco di mano che non si è arrugginito nonostante l’età che avanza, pressoché unico nel suo genere, un vero e proprio genio, in grado di trasformare ogni pezzo di legno grezzo in un’opera d’arte, in scala o a grandezza naturale, ma così curata nei minimi dettagli da sembrare sbalorditivamente reale.

A tal proposito, ha dichiarato Antonio Palmerio, parlando delle sue opere col calore paterno di chi le considera sue creature, pensate nella sua mente e create dalle sue mani nei minimi particolari con amore, dedizione, fatica e passione, “Consiglio ai giovani per lavorare di imparere un mestiere, l’arte, e di farne tesoro. Scoprii questo mestiere nel 1939, quando frequentavo le elementari e iniziai a lavorare come apprendista tornitore nel doposcuola. Ho sempre fatto questo lavoro – ha continuato Mastro Tonino – imparando un arte e un mestiere che mi è servita anche per sviluppare quella manualità che mi ha permesso sia di vivere, sia di “dare vita” al legno, trasformandolo in riproduzioni in scala di monumenti, chiese, opere d’arte e palazzi storici e famosi ( ndr il Duomo di Milano, l’Altare della Patria, la Torre di Pisa, San Marco, San Pietro, la Villa di Arcore e tanti altri), oppure in burattini a grandezza naturale”, proprio come Mastro Geppetto con Pinocchio nel romanzo per ragazzi di Goldoni.

Abbiamo voluto immortalare per sempre l’arte di Antonio Palmerio, affinché la sua memoria non vada persa in futuro.