Pietracamela – Il minuscolo borgo scavato nella roccia

(DAM) Pietracamela (TE) – Il minuscolo agglomerato urbano di Pietracamela, in provincia di Teramo, è tra i borghi più belli d’Italia grazie al suo suggestivo panorama arroccato sulla montagna.

Di incredibile presenza scenica, il piccolo borgo di Pietracamela è uno degli indiscussi protagonisti della provincia di Teramo grazie alle sue incredibili architetture. Situato a destra del corso del Rio Arno, il borgo si arrocca sulle falde settentrionali del Gran Sasso d’Italia, riparato dai roccioni calcarei che, in basso, delimitano Prati di Tivo, declivio morenico tra il Corno Grande e il Corno Piccolo.
Oltre che iscritto nella lista dei borghi più belli d’Italia, il comune di Pietracamela è l’unico ad essere compreso completamente nell’area del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Di grande impatto è il panorama che circonda Pietracamela: è caratterizzato da pareti scoscese di roccia ricoperte da una folta vegetazione costituita per lo più da secolari faggi. Arrampicato ed isolato, il borgo conta poco più di 200 anime ed è costruito e successivamente restaurato quasi completamente in pietra locale.
Il suo compatto e caratteristico impianto architettonico e urbano risale principalmente al XV/XVI secolo e conserva tuttora innegabili caratteristiche di autenticità nelle sue strette viuzze, nelle epigrafi e negli stemmi gentilizi.

Nel corso del tempo ci si è riferiti al borgo di Pietracamela con diversi toponimi, attestati nelle fonti antiche. Nelle citazioni risalenti al XIV secolo troviamo il solo Petra mentre a partire dal XVII secolo troviamo l’espressione Petra Cimmeria. È solo a partire dal XVIII secolo che troviamo riferimenti al borgo con il toponimo di Pietra Camela.
Dell’attuale denominazione è probabilmente la prima parte quella dall’origine più antica: Petra vuol dire roccia ed era usato con tutta probabilità per indicare l’immane roccia che sovrasta l’intero centro abitato.
Camela sembra essere una modernizzazione a partire dall’originale Cimmeria, con riferimento forse alla popolazione dei Cimmeri, stanziatisi in queste zone nel I millennio a.C.

La mancanza di fonti documentali ci impedisce di ricostruire la storia del borgo ma in questo ci aiutano in parte le numerose epigrafi presenti a Pietracamela: complete o frammentarie, contribuiscono in grande misura alla narrazione del borgo nel tempo. Le epigrafi disseminate nelle strade di Pietracamela appartengono ad epoche diverse e tramandano la memoria di date, eventi, personaggi che nel periodo dell’iscrizione ebbero un risalto particolare nella vita del borgo.

Nonostante nel corso del tempo Pietracamela sia stata colpita da numerosi eventi sismici, l’ultimo dei quali in ordine di tempo è quello del 2009, conserva tuttora interessanti architetture religiose e civiche.
Tra le varie possiamo ricordare la Chiesa di San Leucio, di impianto medievale ma oggetto di rimaneggiamenti in stile barocco, e la Chiesa di San Giovanni Battista, che conserva un campanile a vela e un’epigrafe in caratteri gotici che identifica l’anno di costruzione dell’edificio nel 1432.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine