(DAM) Pennapiedimonte (CH) – Il caratteristico piccolo borgo di Pennapiedimonte è parte del Parco Nazionale della Maiella e vanta un panorama unico in Abruzzo.
Sono in molti a paragonarla a Matera, città della Basilicata famosa in tutto il mondo per i suoi Sassi, tanto da definirla “la Matera d’Abruzzo”. Pennapiedimonte, borgo di appena poco più di 400 abitanti in provincia di Chieti, rappresenta un patrimonio unico e suggestivo per l’Abruzzo, che merita almeno una visita.
Parte del Parco Nazionale della Maiella, l’abitato si arrampica sul fianco orientale della Montagna Madre, con un territorio che si estende per oltre 47 km. Il dislivello nel piccolo paese arroccato sulla roccia è di ben 2400 metri, con il centro cittadino adagiato su un costone a picco sulla valle del fiume Avello.
La particolarità che ha portato a Pennapiedimonte la sua fama è che alcune delle abitazioni sono scavate direttamente nella roccia, proprio come i più conosciuti Sassi di Matera e sono collegate da ripide scalinate e strettissime vie percorribili solo a piedi.
Come spesso accade in Abruzzo, anche per Pennapiedimonte troviamo sicure tracce di una frequentazione particolarmente antica. Gli scavi archeologici, infatti, hanno permesso di rinvenire tombe risalenti al periodo del V/VI secolo a.C. A partire dal III secolo a.C., come tutta l’area, anche Pennapiedimonte entra nella sfera di influenza dei romani. Questi ultimi, con tutta probabilità, vi costruiscono una torre di guardia che oggi è ancora in piedi ma è completamente agglomerata al nucleo abitativo e quindi risulta di difficile interpretazione.
In epoca medievale la struttura fisica dei luoghi in cui sorge Pennapiedimonte, sebbene la rendano soggetta a frane e smottamenti, ne assicurano importanti vantaggi strategici e difensivi, permettendone la sopravvivenza. Come molti comuni montani, oggi, anche Pennapiedimonte vive il drammatico fenomeno del progressivo spopolamento, anche se vanta un gran numero di turisti, in particolare nei mesi estivi, attratti dalla particolarità del suo centro storico.
Tra le maggiori attrattive di Pennapidimonte, oltre alle suggestive case rupestri (dichiarate monumento nazionale a partire dal 1970) e alla Torre Romana, troviamo anche la Chiesa dei Santi Silvestro e Rocco, che al suo interno conserva una statuetta di Maria e un Crocifisso di XV secolo, e la Fonte Monumentale di epoca medievale. Da segnalare anche i luoghi che conservano i riferimenti alla storia più antica come il Cimirocco, sperone roccioso che ricorda la forma di una donna con qualcosa in braccio, identificata da molti come Maja con in braccio il defunto Ermete, e il Vallone di Penna, ideale luogo di sepoltura per il semidio secondo la tradizione locale.
Tra gli eventi oggi più conosciuti che riguardano Pennapiedimonte ci sono sicuramente il Presepe Vivente e soprattutto la Sagra del Cinghiale, che richiama ogni anno centinaia di visitatori e che si ricollega direttamente al prodotto tipico d’eccellenza del borgo: il Salsicciotto, preparato ancora secondo un’antica tradizione tramandata oralmente di padre in figlio tra gli abitanti del luogo.
Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine