Le origini del vino “Cabernet” si perdono nel tempo, e ci sono varie teorie sulla sua origine che lungo i percorsi dei millenni e dei secoli lo hanno portato in Francia, ed esattamente nella zona centro – sud occidentale della Loira, dove ha trovato quel clima fresco che lo rende pressoché unico nel suo genere.
LA PISTA DEI PIRENEI
Secondo una prima ipotesi, le origini del vitigno del Cabernet sarebbero da ricercarsi in Spagna, precisamente nei Pirenei, per poi essere importato in Francia, a Bordeaux, nella Gironde, e in tutta la zona sud – occidentale della Francia, bagnata dalla Loira, dove il clima fresco favorisce la produzione di questa particolare vite.
Questo vitigno viene reso celebre e diffuso nel resto della Francia nel XVII secolo da alcuni nobili come Hector de Brane e Armand d’Armailhacq.
Il Cabernet, dunque, in Francia nasce in modo incisivo nella Gironda, ma si sviluppa sensibilmente nella Nuova Aquitania, nel centro vinicolo di Saint-Émilion, posto che ancora oggi rappresenta il top della qualità del vitigno.
Su forti raccomandazioni del Cardinale Richilieu, l’abate Breton dell’Abbazia di Saint-Nicolas de Borgueil lo rende famoso nella zona della Loira.
In seguito, nel corso del XIX secolo, il Cabernet viene poi introdotto in Italia, in Friuli, Veneto e Trentino, regioni nelle quali viene attualmente ancora prodotto.
In Italia non si sa il preciso momento in cui questo vino arrivò, alcune fonti sostengono che arrivò nel 1820 ad opera del Manfredo Balbo Bertone Conte di Sambuy.
Nel 1877, il vitigno del Cabernet, era coltivato presso la Reale scuola di Viticoltura ed Enologia di Conegliano, mentre nel Trentino si sviluppò la produzione di questo vino su volere dell’Imperatore austro – ungarico Francesco Giuseppe.
Il vino Cabernet fece ufficialmente la sua comparsa in Friuli nell’anno 1883, in una esposizione tenuta a Udine,dove emerse come il Cabernet si impose come ottimo vino da pasto e fra le migliori qualità importate dal Bordolese (zona di Bordeaux).
Il Cabernet prodotto in Italia è assai simile a quello che viene coltivato nelle valli della Loira
LA PISTA DALMATA
Altre fonti storiche affermano che il vitigno del Cabernet deriva dalla “Vitis Biturica”, di cui parla Plinio il Vecchio nella sua opera “De Naturalis Historia” e che giunse in Italia dal porto di Durazzo ( attuale Albania), in seguito fu trapiantata in Francia dai soldati romani ed ivi sviluppata.
Alcune fonti sostengono in modo vigoroso che in Francia l’Editto di Domiziano del 98 e.c. che vietava la viticoltura oltralpe, nell’intento di reintrodurre frumento e graminacee come difesa in vista di possibili carestie, con l’imperatore Probo nel III secolo fu abolito.
L’ Imperatore Probo famoso nell’ “Historia Augusta” come colui che garantì ai Galli, agli Ispanici e ai Britanni di impiantare vigneti e produrre vini, ed egli stesso scelse e piantò le viti con le proprie mani sul Monte Alma nei pressi di Sirmio in Illiria .
Studi recenti di genetica hanno provato tramite analisi del D.N.A. che le viti della Borgogna discendono tutte da un antenato comune , un vitigno che stato portato da Probo dalla Dalmazia, e che subì varie mescolanze di materiale genetico.
Dott. Roberto d’Amato, saggista storico e critico d’arte