Parco Geologico Risorgenti dell’Imele: la memoria geologica dell’Appennino Abruzzese

Il corso del fiume Imele nel centro storico di Tagliacozzo. Foto scattata dal ristorante - B&B La Parigina
Il corso del fiume Imele nel centro storico di Tagliacozzo. Foto scattata dal ristorante – B&B La Parigina

(DAM) Tagliacozzo – L’Abruzzo è una delle regioni italiane con più geodiversità che contraddistinguono il paesaggio molto vario e ricco di biodiversità che hanno influenzato la storia delle “Genti d’Abruzzo”.

A tal proposito, La “Valle delle Mole” o “Valle dell’Imele” può essere considerata la memoria geologica dell’Appennino, un vero e proprio museo a cielo aperto dal punto di vista geologico -. naturalistico , dove è possibile osservare delle biodiversità e geodiversità uniche. Una testimonianza dell’evoluzione antropologica, biologica e geologica dell’Appennino Centrale, custodita dal Parco Geologico Risorgenti dell’Imele.

Tutto ciò grazie alla cosiddetta “finestra tettonica” da cui è possibile osservare il cuore più antico della montagna, obbligando il Fiume sotterraneo Imele a tornare in superficie deviando verso la piana di Tagliacozzo.

La vallata in cui è sito il Parco Geologico Risorgenti dell’Imele, può essere visitata ed ammirata attraverso una escursione che prende il nome di “Sentiero dei Muli” che parte dal centro storico di Tagliacozzo, passando per una antica mulattiera che segue il corso del fiume Imele ai cui lati sono stati posti dei pannelli illustrativi.

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