Monte Velino e la Dėa Angizia sulle rive del Fucino

(DAM) Masse d’Albe – Notizia di questi giorni la scomparsa di alcuni escursionisti sul Monte Velino. Questo monte era considerato dagli antichi popoli italici marsicani che abitavano queste terre “il Signore del Lago”, dominatore da migliaia di anni della conca del Fucino che osserva maestoso dall’alto.Pensate, a tal proposito, quante storie potrebbero raccontarci le pietre del Velino se potessero parlare, dai Marsi, agli Equi, passando per lo sviluppo e l’affermazione dell’Impero Romano avvenuta anche ai suoi piedi intorno al lago. Il Monte Velino deve il suo nome al lago prosciugato nel XIX secolo: da “Inu” (cioè “fonte” o “distesa d’acqua”) e da “bel” (“signore” o “dominatore”).

In questi luoghi, vicino al Lago Fucino, dimorava la Dea Angizia, Dėa Madre, della Terra e della Natura, considerata una divinità e anche una maga che curava le malattie tramite le erbe, conosceva i segreti della natura, sapeva interpretare e dominare le fasi lunari a cui è legato il ciclo vitale della donna.

Gli antichi dicevano che era potentissima in grado di incantare finanche i serpenti, per questo era associata al loro culto, il cui simbolo è proprio quello della Dea Madre.

Sull’argomento vedi anche: Maia e Angizia

Cristiano Vignali – Direttore di Discovery Abruzzo Magazine