La Pantafica, lo spettro abruzzese che arriva nel sonno

(DAM) Abruzzo – Una delle leggende abruzzesi più radicate e conosciute al di fuori dei confini regionali è quella della Pantafica, una creatura spettrale che visita le persone nel sonno.

Avete mai sentito un senso di oppressione sul petto mentre dormite, che vi impedisce quasi di respirare? Se la risposta è sì, molto probabilmente avete ricevuto una visita da parte della Pantafica.
La Pantafica è una figura spettrale della tradizione abruzzese, personificazione dell’incubo sotto forma di una strega vecchia e sgraziata. Dotata di occhi demoniaci, ha l’abitudine di posizionarsi sulle persone addormentate, impedendo loro di respirare.

Può capitare spesso di svegliarsi nel cuore della notte con il fiato corto e con la sensazione di non riuscire bene a muoversi: la medicina spiega la situazione con le apnee notturne ma, nel folklore abruzzese, non ci sono dubbi che sia opera della Pantafica. È lei che si aggira nella notte per adagiarsi sul petto del malcapitato di turno, tappandogli la bocca per impedirgli di respirare e bloccandogli le braccia.

La Pantafica, il cui nome sembra riconducibile al latino di origine greca “phantasma”, è una credenza popolare diffusa in tutto l’Abruzzo con le stesse caratteristiche: uno spirito vestito di bianco, che ha l’aspetto di una vecchia strega e che si aggira nella notte. Secondo la tradizione, oltre a disturbare il sonno delle persone, ha l’abitudine di realizzare particolari trecce con le criniere dei cavalli.

Come difendersi da questa terribile e minacciosa presenza? Come sempre la tradizione folkloristica ci viene in aiuto, suggerendoci alcuni rimedi perfetti per scongiurare la presenza della Pantafica durante il nostro sonno. Secondo la credenza, ad esempio, è sufficiente coricarsi lasciando un fiasco di vino sul comodino: la Pantafica lo berrà e ci lascerà riposare in pace.
Un altro metodo è quello di lasciare nelle vicinanze del letto una scopa rovesciata dotata di molte setole o un sacchetto di legumi: come tutte le streghe, infatti, la Pantafica non può resistere all’impulso di fermarsi a contare gli oggetti piccoli quando se li trova davanti. In questo modo, sarà impegnata per tutta la notte e ci permetterà di continuare il nostro sonno senza problemi.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine