Giancarlo Ferrara ci parla di “Mammarosa”

Giancarlo Ferrara dell’Albergo “Mammarosa”

(DAM) Passolanciano – Maielletta – Abbiamo intervistato Giancarlo Ferrara, titoalre dellAlbergo “Mammarosa”, situato a 1620 met s.l.m., su un altopiano in località Fonte Tettone, località turistica sia invernale, sia estiva, sita nel Comune di Pretoro, nel Parco Nazionale della Maiella.

La denominazione deriva dal nome della Signora Rosalinda, madre degli attuali titolari che accoglieva con il calore di una madre tutti i visitatori. Da qui la scelta di chiamare la struttura Mammarosa.

Ma, sentiamo cosa ha risposto alle nostre domande il gestore dell’Albergo “Mammarosa”:

 

Tratto da www.mammarosa.it

Ci parli brevemente della nascita della stazione sciistica e degli impianti alberghieri…..Fino alla metà degli anni Sessanta, la località di Passolanciano – Mammarosa, era una meta per gli escursionisti. Gli impianti sciistici sono nati nel 1965, ma in inverno, abbiamo cominciato ad avere una certa presenza fra il 1966 e il 1967, perché prima c’era solo l’escursioniamo estivo. Il “grande” turismo è iniziato con la nascita dei tre grandi hotel, tra cui il nostro di Mammarosa, inauturato il 1 gennaio 1966. Col passare degli anni, siamo diventati così famosi in zona che comunemente i turisti e gli utenti, chiamano la Maielletta “Mammarosa”, che è in realtà, il nostro albergo in località Fonte Tettone”.

Il Gran Sasso visibile dal piazzale esterno di Mammarosa (tratto da www.mammarosa.it)

Come è cambiato nel corso degli anni il turismo nella vostra località? La svolta c’è stata a partire dagli anni Settanta in poi, allorché il turismo è diventato prettamente invernale. In estate c’è sempre una certa presenza, ma è secondaria rispetto ai numeri dell’inverno. Di pari passo ci sono stati dei cambiamenti evolutivi nella struttura del nostro albergo “Mammarosa”. Inizialmente, era una struttura piccola, adibita a punto ristoro con qualche camera. Successivamente ci siamo ingranditi con la richiesta turistica. Ed oggi abbiamo una struttura che benché datata è piu albergo piu che ristorante. Anche se la ristorazione è un servizio sempre richiesto, considerando che qui non abbiamo un centro abitato vicino”.

Gli impianti di sci della Maielletta, vicino a Mammarosa


Quali sono i punti di forza di Passolanciano – Maielletta? Questa località lavora soprattutto per due fattori, in primis il grande innevamento invernale che la rende insieme all’altitudine, innevata da novembre a maggio. In secondo luogo, la posizione che la rende un terrazzo sull’Appennino e l’Adriatico. Nei giorni di sereno si vede il Gran sasso, e si scia vedendo il Mare Adriatico, dove è possibile scorgere il Conero, le Isole della Croazia, le Tremiti e la sagoma del Gargano. Inoltre, possiamo ovviamente contare sulla vicinanza ai grandi centri di Chieti e Pescara, poiché questa localita è la meta montana abituale sia in inverno che in estate di Teatini e Pescaresi. Infine, bisogna considerare che quando manca neve altrove, qui vengono da tutto il Centro Sud Italia”

Che orientamento sta prendendo il turismo e che progetti per il suo sviluppo ci sono in cantiere?

Tratto da www.mammarosa.it

Si sta cercando di lavorare da tempo per l’ unificazione ottimale e definitiva di Passolanciano e della Maielletta per poter sfruttare a pieno le nostre potenzialità. Potremmo sviluppare sci da fondo e ciaspolate e la varietà dei percorsi sia estivi che invernali.
In estate, ad esempio, si può arrivare alla cima murelle col suo anfiteatro e il nevaio, alla cima Acquaviva e sul Monte Amaro, la vetta più alta della Maiella. Lungo i sentieri montani ci si può imbattere nella Tavola dei Briganti e nel Rifugio Fusco, nella Valle di Femmina morta che prenderebbe il suo nome da Maia che secondo alcune versioni della leggenda, morì di crepacuore per la perdita del figlio Hermes, precipitando proprio in quella valle. Comunque sia, se volete avere maggiori informazioni su “Mammarosa” e sulla localtà Passolanciano – Maielletta, potete consultare il nostro sito http://www.mammarosa.it/

I titolari di “Mammarosa”, nel 1966, quando erano solo due bambini.

La Redazione di Discovery Abruzzo Magazine