Feronia, la Gran Madre della fertilità dei Vestini a Loreto Aprutino

(DAM) Loreto Aprutino (Pe) – Ferronia, nome della dea della fertilità, di cui i resti di un tempio a lei dedicato sono stati trovati a Loreto Aprutino in C/da Poggioragone negli anni ‘90 del secolo scorso, rappresenta una magnifica testimonianza archeologica antica ancora oggi in uno stato di conservazione molto buono, dovuto ad una frana avvenuta nel III sec d.c. che lo ha sigillato e protetto consentendo così il recupero di preziose informazioni oltre che di importanti reperti che oggi si trovano nell’Antiquarium di Loreto Aprutino.
Gli studiosi, grazie al ritrovamento di diademi, bacili e di un’ ampia testimonianza numismatica hanno confermato l’appartenenza del tempio Italico-Romano alla Dea Feronia, simbolo di perenne e spontaneo scorrere della vita di cui la dea è protettrice.
Divinità tipica del culto pagano della fecondità, della natura e del mondo delle acque, era connessa all’organizzazione vicana del popolamento sparso, che ne era fortemente influenzato.
Sul sito del santuario vi era una perpetua sorgente le cui acque formano ancor oggi un piccolo laghetto, visibile lungo una delle pareti della cella del tempio, quasi interamente reinterrata in quanto la frana ne aveva lasciato quasi completamente obliquo il piano di giacitura. Il più antico impianto monumentale del tempio è riferibile al II secolo a.c. costruito grazie all’utilizzo di piccoli blocchi calcarei di varia grandezza e spessore, con pavimentazione cementizia nella cella, e pavimento in mattoni nelle due ali laterali. Il tempio prostilo (con colonnato antistante), era costituito da una cella rettangolare e due vani ai suoi lati, di cui resta solo quella di sinistra, mentre quella di destra è stata distrutta dalla frana. Le strutture restituite dagli scavi archeologici, sono riferibili in larga parte ai restauri d’età augustea. (Foto in copertina trattta da impero romano com)

Vojtila Lara – Discovery Abruzzo Magazine