Sci Prov. L’Aquila: la stagione 2021/2022

Sci in provincia di L’Aquila – La stagione 2021/2022

(DAM) L’Aquila – Dopo un anno di chiusure, le stazioni sciistiche della provincia sono pronte a riaprire i battenti. Tra conferme e novità.

La scorsa stagione è stata completamente assente a causa della pandemia Covid-19, che ha costretto a misure straordinarie e a sacrificare il turismo invernale. Quest’anno, pur con restrizioni e accorgimenti, le piste sono pronte a riaprire e a popolarsi di appassionati da tutta Italia.

L’Abruzzo è di fatto una roccaforte del turismo invernale, con una geografia montana ricca e variegata, in grado di offrire scorci meravigliosi e strutture ricettive attrezzate.
Sono oltre 400 i km di piste nella regione e, in particolare, la provincia di L’Aquila, complice la posizione geografica più interna, è sicuramente quella che offre alcune delle località più famose e rinomate dell’Appennino.

Una delle aree più in voga tra gli sciatori italiani è sicuramente quella che sorge intorno a Roccaraso, che vanta il comprensorio sciistico più grande dell’Appennino e che spazia anche per Rivisondoli, Pescasseroli, Pescocostanzo e Aremogna.
L’area di Roccaraso vanta 147 km di piste, 38 impianti di risalita e 60 km di piste per il fondo, le ciaspolate o lo snowkite. Le stazioni più famose sono senza dubbio Aremogna e Monte Pizzalto.
Nelle immediate vicinanze spicca Rivisondoli, che vanta uno dei presepi viventi più famosi d’Italia e la possibilità di sciare sui suggestivi scorci del Monte Pratello.

Situata nell’alta valle del Sangro e dichiarata uno dei borghi più belli d’Italia, Pescocostanzo permette anche di sciare sui pendii del Monte Calvario e completa la propria offerta sciistica con uno snowpark e un baby garden.
Per chi ama l’adrenalina, la scelta giusta è sicuramente Pescasseroli, che vanta pendenze mozzafiato e la famosa Direttissima, una pista nera famosa per le sue varianti.

Tra le località sciistiche in provincia dell’Aquila, di sicura fama è anche Campo Imperatore, resa nota al pubblico internazionale dal suo ruolo di set cinematografico in importanti produzioni.
Situata in prossimità del Corno Grande, imponente cima del Gran Sasso, dal punto di vista degli sport invernali Campo Imperatore si dimostra il posto perfetto per i freerider e vanta il primato di più antica stazione sciistica dell’Appennino. Tra le attrazioni, ricordiamo la funivia Gran Sasso, Fonte Cerreto e Valle Fredda.

Continua l’offerta della Provincia di L’Aquila la stazione sciistica di Campo di Giove a circa 3 km dal paese in direzione Roccaraso.

Completa l’offerta sciistica della provincia di L’Aquila Ovindoli, piccolo borgo dalle origini antichissime alle pendici del Monte Magnola che, insieme a Campo Imperatore e Campo Felice, compone il comprensorio sciistico delle Tre Nevi.
L’area vanta 21 piste, un impianto di innevamento programmato e il tapis roulant più lungo d’Europa con i suoi 235 metri.

Attualmente le numerose piste in provincia di L’Aquila sono quasi tutte aperte e operative, con le rimanenti che seguiranno a stretto giro.
Le norme predisposto dal governo prevedono il possesso di Green Pass per poter usufruire degli impianti, distanziamento e un sistema elettronico di prenotazione per evitare assembramenti, soprattutto agli impianti di risalita.

Per controllare che tutto fili liscio, è corposo il dispiegamento di personale messo in campo dai Carabinieri, con agenti in tutte le stazioni per vigilare sul rispetto delle regole oltre che per svolgere le normali mansioni di soccorso e sorveglianza.

Nonostante l’incremento di regole e restrizioni, comunque, in provincia de L’Aquila le stazioni sciistiche si dimostrano in perfetta salute e, stando alle prenotazioni, si prospetta già un inverno da tutto esaurito.
Un segnale, a dirla tutta, in controtendenza rispetto al resto d’Italia, che dimostra come un settore trainante per l’Abruzzo come quello del turismo invernale sia decisamente pronto per la tanto agognata ripartenza.

Con gli impianti pronti, le norme anti Covid soddisfatte e le prenotazioni a pieno ritmo, l’unico problema sembra essere, inaspettatamente, quello del personale: come fanno notare diversi operatori del settore, reperire lavoratori stagionali in questo momento si rivela più difficile del previsto, tanto da dover volgere lo sguardo, in molti casi, fuori dai confini regionali.
I segnali di ripresa, insomma, ci sono tutti. Non resta che aspettare la conclusione della stagione per poter tirare le somme.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine