Stagione sciistica 2021/22: province di Chieti e Teramo

Stagione sciistica 2021/2022 – La situazione in provincia di Chieti e in provincia di Teramo

Rifugio Duca degli Abruzzi 2388 mt slm

(DAM) Abruzzo – Con la stagione sciistica alle porte, analizziamo la situazione degli impianti nelle province di Chieti e Teramo.

La nuova stagione invernale è al via e si tratta, per una regione come l’Abruzzo, di un evento di cruciale importanza. Con le sue catene montuose e i numerosi parchi nazionali, infatti, la nostra regione si presta particolarmente al turismo della neve e, nel corso degli anni, ha saputo mettere a frutto questa ricchezza naturale, trasformandosi in una delle regioni più frequentate dagli appassionati di sport invernali. Negli anni, infatti, il suggestivo paesaggio naturale è stato arricchito dalla realizzazione di strutture ricettive all’avanguardia e da 400 km di piste da sci, da snowboard e da bob.

Sono moltissime le località sciistiche abruzzesi rinomate in tutto il mondo e frequentate dagli sportivi provenienti da tutto lo Stivale: di fatto, la stagione invernale fa da traino per l’economia regionale, dimostrandosi importante perno del sistema turistico e promozionale del territorio.
Se la parte del leone in regione la fa la provincia di L’Aquila, con la sua geografia montuosa e i conseguenti numerosi comprensori sciistici, anche le province di Chieti e di Teramo non sono da meno e vantano ciascuna i propri gioielli turistici.

Fiore all’occhiello della provincia di Chieti per quanto riguarda il turismo sciistico è senza dubbio Passolanciano-Maielletta, considerato da molti come uno dei luoghi più suggestivi nonché attrezzati dove poter sciare in Abruzzo. Sono 27 i km di piste, che spaziano per tutti i gusti: discese di vario livello, snowpark, campo scuola, anello per il fondo, pista da bob, tubing e anche aree per i fuoripista e lo sci d’alpinismo. L’area, perfettamente attrezzata, offre la possibilità di attività trasversali e la vicinanza ai caratteristici borghi montani come Pretoro completa un’offerta già di per sé molto vasta.

Per la provincia di Teramo, invece, rappresentativa è la zona di Prati di Tivo nei pressi del suggestivo borgo di Pietracamela, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Insieme a Prato Selva, costituisce il gioiello del turismo montano per la provincia di Teramo, anche grazie al fatto di offrire piste da sci sul versante del Corno Piccolo.
Sono 20 i km di piste presenti in quest’area, accompagnati da campo scuola, percorsi con le ciaspole all’interno del bosco, un anello per il fondo, sci alpinismo e arrampicata sul ghiaccio.

Nonostante il settore rivesta importanza primaria per l’economia della regione, è stato tra i più colpiti dagli effetti della pandemia di Covid-19, che l’anno scorso ha costretto alla chiusura tutti gli impianti in Italia. Il governo regionale è intervenuto con ristori economici per gli operatori del settore ma è innegabile che questa stagione al via sia cruciale per una ripresa reale.

Pur con restrizioni e nuove regole, dunque, la stagione sciistica quest’anno si è avviata o si sta avviando in tutte le province, con gli impianti già pienamente operativi nelle zone in cui la neve non si è fatta attendere.
Consistente il dispiegamento di forze dell’ordine presso le stazioni sciistiche, con il compito di vigiliare sul rispetto delle nuove normative, che prevedono possesso del green pass, distanziamento e impiego di strumenti tecnologici per regolare gli ingressi.

Nonostante il giro di vite sulle regole e numeri preoccupanti nell’andamento dei contagi, le prenotazioni non si sono fatte attendere, dimostrando la vitalità del settore.
Ad impensierire gli operatori, tuttavia, arrivano le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, che collocherebbe l’Abruzzo in zona rossa già dopo Capodanno. Se l’ipotesi dovesse realizzarsi, sarebbe un ulteriore e pesante colpo sul mondo degli sport invernali e per i lavoratori stagionali, già vessati da due anni di criticità.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine