La Quercia delle Streghe – Crolla il monumentale albero d’Abruzzo

(DAM) Loreto Aprutino (PE) – L’albero monumentale, simbolo della tradizione leggendaria d’Abruzzo, è crollato il 23 gennaio 2023 a causa di una potatura errata.

Era uno degli alberi secolari d’Abruzzo, monumento alle leggende e ai miti che popolano la regione e ne arricchiscono il folklore, oltre che patrimonio naturalistico di valore inestimabile: la Quercia delle Streghe di Loreto Aprutino, con la sua circonferenza di circa 6,40 metri, era l’albero monumentale più grande della provincia di Pescara e il secondo in Abruzzo è crollato nella giornata del 23 gennaio 2023.

A provocare la morte della pianta leggendaria, che tanta parte aveva avuto nella Storia abruzzese finora, è stata una potatura scorretta, che ne ha causato il crollo. La Quercia delle Streghe era riuscita finora a resistere indenne alle insidie del trascorrere del tempo, svolgendo un ruolo perfino nella Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo, infatti, il suo tronco cavo, che spesso aveva fatto da rifugio per le riserve di grano e altri generi alimentari, si era rivelato un nascondiglio per i partigiani della zona.

Dopo secoli di storia, è stato il caso -o forse la scarsa attenzione- a scrivere la parola fine per la Quercia delle Streghe, vera e propria attrazione turistica della zona. La potatura era stata autorizzata otto mesi fa dopo attenta valutazione, eppure privare la pianta di una porzione della sua folta chioma ne ha provocato il crollo. Al tronco era rimasto attaccato un solo grande ramo, che ha trascinato con il suo peso tutto l’albero, che ha travolto anche un’automobile parcheggiata nei pressi.

Nota nei censimenti degli alberi monumentali fin dagli anni Ottanta, la Quercia delle Streghe era in realtà una Roverella e deve il suo nome a un’antica leggenda locale secondo la quale le donne della provincia di Pescara si riunivano sotto le sue ampie fronde per preparare pozioni magiche.
La compianta Quercia delle Streghe di Loreto Aprutino, comunque, non è l’unico albero monumentale presente in Abruzzo: anzi, la nostra regione è seconda in Italia per numero di queste piante leggendarie.
L’albero con il fusto dalle dimensioni più grandi in Abruzzo è il Piantone di Nardò, castagno monumentale della Valle Castellana, in provincia di Teramo ma possiamo ricordare anche la Roverella di Macchie, a Castel Castagna, sempre in provincia di Teramo.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine