La Fontana delle 99 cannelle – Il simbolo di L’Aquila

(DAM) L’Aquila – Simbolo della città di L’Aquila nel mondo, la Fontana delle 99 cannelle è stata inserita nel 1902 nella lista dei monumenti nazionali italiani.

Il capoluogo d’Abruzzo custodisce numerosi inestimabili tesori architettonici ma uno dei più rappresentativi della città nel mondo è sicuramente la Fontana monumentale delle 99 cannelle.
L’imponente monumento si lega al passato mitico di L’Aquila e sorge a Borgo Rivera, una delle zone più antiche del centro storico.
La Fontana delle 99 cannelle occupa quasi per intero l’omonima piazza quadrangolare che la ospita, offrendo uno scorcio di sicuro impatto.

La Fontana è costituita 93 mascheroni in pietra e sei cannelle singole: dalla maggior parte di loro sgorga acqua e, secondo la tradizione, il monumento rappresenterebbe i 99 castelli che nel XIII secolo parteciparono alla fondazione della città.
Nonostante sia considerata uno dei primi monumenti civici aquilani, la Fontana delle 99 cannelle ha una storia di difficile ricostruzione. È ipotesi accreditata che sia stata eretta su progetto dell’architetto Tancredi da Pentima nel 1272, a pochi anni dalla seconda fondazione della città. Testimonianza ne è la lapide posta di fronte al cancello d’ingresso.

Per aspetto, la Fontana sembra però risalire in grossa parte al XV secolo. L’unica certezza è che il monumento sorge su un’area che anticamente rivestiva una grande importanza strategica grazie all’abbondanza d’acqua e alla presenza di numerose attività artigianali.
La costruzione della Fontana delle 99 cannelle, comunque, appare stratificata nel tempo: al Quattrocento si attribuiscono il rivestimento delle pareti in pietra bianca e rosata e lo stemma della città; al XVIII secolo è ascrivibile il fronte destro, in cui si notano mascheroni dal gusto tipicamente barocco.

I frequenti terremoti che hanno colpito L’Aquila nel corso dei secoli ha costretto la Fontana delle 99 cannelle a subire diversi rimaneggiamenti e restauri. Nel 1934 è stata aggiunta la recinzione in ferro battuto mentre, dopo il violento terremoto del 2009, il monumento è stato sottoposto ad opera di riconsolidamento.

La Fontana delle 99 cannelle si presenta a impatto trapezoidale, che in origine si risolveva in una complessa struttura simbolico astrologica. Sviluppata su tre fronti, è posta ribassata rispetto al piano stradale ed è accessibile da una scalinata che guarda verso la chiesa medievale di San Vito.
Il perimetro è costruito in pietra bianca e rosa proveniente dalla vicina cava di Genzano di Sassa, utilizzata anche per la facciata della Basilica di Collemaggio. La struttura della Fontana è formata da cinque vasche poste su livelli differenti ed è sulla più alta che viene immessa l’acqua tramite i mascheroni.

I mascheroni, così caratteristici e iconici, sono tutti diversi fra loro e vengono intervallati da formelle rettangolari: 93 di queste sono decorate con un fiore in rilievo ed un rosone mentre le rimanenti sei sono vuote, simboleggiando un rimando alle piaghe di Cristo. Il rosone, invece, simboleggerebbe il ciclo della vita e, quindi, l’eternità.

La tradizione vuole che i mascheroni simboleggino i signori dei castelli che contribuirono alla fondazione di L’Aquila nel XIII secolo. La città, infatti, risulterebbe composta da 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane, ognuna riferita ad un singolo castello: la Fontana, in questo senso, sarebbe figurazione tangibile a ricordo di questo avvenimento.
Sebbene il mito probabilmente abbia accresciuto il numero dei fondatori di L’Aquila, la Fontana delle 99 cannelle presenta comunque un indiscusso testimone del passato mitico della città.

Tra i molti mascheroni presenti, il più interessante è quello posto sull’angolo di destra, che rappresenta un uomo con la testa di pesce: il riferimento sembra essere alla favola medievale conosciuta con il nome di “leggenda di Colapesce”.
Un mistero interessante riguarda anche la sorgente che alimenta la fontana, tenuta volutamente nascosta per evitare che altri castelli potessero rivendicarne la proprietà. Tuttavia, con ogni probabilità, la sorgente della fontana è quella posta nelle vicinanze della Chiesa di Santa Chiara.
La leggenda, inoltre, vuole che le spoglie mortali di Tancredi da Pentima siano tuttora sepolte sotto la pavimentazione della Fontana delle 99 cannelle.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine