Intervista al ciclista teatino Simone Tucci che gareggerà in Sud Africa

Domizio e Tucci

DAM-Chieti. Discovery Abruzzo Magazine intervista Simone Tucci, ciclista di mountain bike che parteciperà con il collega Roberto Domizio alla Gara Internazionale di Mountain Bike “Absa Cape Epic” che si disputerà a Città del Capo (Sudafrica). Scopriamo insieme che cosa ci ha raccontato. 

Come ha cominciato la sua avventura nel mondo del ciclismo con mountain bike?

«Da piccolino già correvo con la bici, poi ho iniziato a lavorare e ho smesso per un periodo.  In seguito, sempre per lavoro, sono partito per il Sudafrica. Ho sempre saputo di questa corsa ma non sono mai riuscito a partecipare. Una volta tornato in Italia, grazie a mio cognato Roberto Domizio mi sono appassionato alla mountain bike e da circa 2 anni proviamo ad iscriverci a questa corsa ma è dura perché sono iscrizioni a numero chiuso».

Come funziona?

«Diciamo che i primi che si iscrivono accedono immediatamente alla gara, gli altri restano in lista d’attesa. Dopodiché funziona in maniera molto simile ad un concorso. Si forma una graduatoria e vieni convocato a seconda della tua posizione. Noi siamo stati chiamati a settembre. Da quel momento è partita una ricerca di sponsor e abbiamo cominciato allenamenti mirati».

Che cosa vuol dire Absa Cape Epic?

«Si tratta di un acronimo. Absa è una banca sudafricana, mentre Cape Epic è il nome della gara. Cape è riferito a Città del Capo, luogo in cui si svolge, Epic significa epica perché si tratta di una competizione realmente epica».

In che cosa consiste la gara?

«Si tratta di 8 giorni di gare divise in tappe a cui partecipano i più grandi corridori professionisti ma anche molti amatori. Interverranno circa 1200 atleti. Si gareggia in coppia, in questo caso io e mio cognato Roberto. Il traguardo deve essere tassativamente raggiunto insieme al proprio compagno di gara».

Che cosa significa per un atleta superare i propri limiti?

«Noi non abbiamo mai affrontato una gara di tale portata e sappiamo già che è difficilissimo perché si dorme in tenda, ci si sposta da un paese all’altro. Si tratta di 100 km al giorno con un dislivello di 2000 metri giornalieri. Sfidare i propri limiti, per noi, vorrà dire terminare la gara ogni giorno, dormire in un luogo il cui clima è diverso, in cui le escursioni termiche potrebbero farsi sentire e anche l’alimentazione sarà differente. In Sudafrica il terreno è pesante e sabbioso, sarà di certo molto faticoso».

Quando si svolgerà la competizione?

«Si svolgerà dal 19 al 26 marzo, tra un mese».

Anna Di Donato

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