“Lo sport non può essere emarginato come lo è adesso con le nuove disposizioni contenute nel DPCM del 24 ottobre. Con le stesse – ha affermato il Presidente Regionale Libertas Abruzzo Massimiliano Milozzi-si è andati a penalizzare un settore essenziale per la vita del Paese. Sia per quanto riguarda la salute che, per quanto riguarda l’economia. In questo modo si rischia il collasso totale del sistema sportivo.”” Venendo alla situazione abruzzese- ha continuato il dirigente- si riscontra una forte penalizzazione. Basti pensare alle palestre, alle piscine, ma anche ai tanti centri di aggregazione affiliati al nostro movimento. Non bisogna dimenticare che , le stesse, non offrono solo la possibilità di allenamento, ma anche quella primaria legata allo stato di benessere psico-fisico, rivestendo il ruolo di un patrimonio sociale imprescindibile. Quindi- sottolinea- come avvenuto da parte dei nostri vertici Nazionali, rappresentati dal Presidente Luigi Musacchia, anche in Abruzzo questa decisione non può essere accettata di buon grado. Basti pensare al fatto che, quando è stato chiesto alle società sportive di regolamentare le aree, mantenere le distanze, igienizzare gli ambienti e seguire i protocolli è stato fatto nella stragrande maggioranza delle strutture. Tutto ciò investendo anche cifre notevoli dei loro, già esigui bilanci, già provati dal precedente lockdown statale. Il lavoro di prevenzione fatto, tra l’altro, è stato dimostrato dal fatto dei pochi casi rilevati e da un contagio nelle strutture praticamente nullo. Chiediamo, quindi, di rivedere almeno in parte il provvedimento, per poter proseguire in attività che sono determinanti per il sistema Italia e per la salute dei cittadini”.