Agriturismo La Pagliarella, un’esperienza incredibile nel cuore dell’Abruzzo

Agriturismo La Pagliarella, un’esperienza incredibile nel cuore dell’Abruzzo

(DAM) Caramanico Terme – Oggi ci siamo inoltrati nel cuore montano dell’Abruzzo per scoprire come si sta preparando alla ripartenza l’Agriturismo La Pagliarella, ce lo hanno raccontato i titolari Lida e Andrea.

Caramanico Terme, in provincia di Pescara, è un punto di riferimento quando si parla di turismo montano in Abruzzo. A due passi dalla splendida Valle dell’Orfento, è l’ideale per gli amanti della natura e per chiunque voglia rigenersi immerso nella natura incontaminata e rigogliosa.
Per chiunque passi da queste parti, la tappa obbligata è l’Agriturismo La Pagliarella, da oltre vent’anni istituzione per quanto riguarda la villeggiatura e la cucina locale.

Abbiamo raggiunto a telefono i titolari, Andrea e Lida, che ci hanno raccontato l’Agriturismo La Pagliarella a tutto tondo, dalle origini fino alla ripartenza post covid-19.
L’Agriturismo si configura come un’attività di famiglia, portata avanti da più di vent’anni a partire dalla mamma di Lida e dalla sua perizia in cucina.

Oggi la titolare è Lida ed è lei a cucinare personalmente ogni pietanza: solamente cucina tipica e tradizionale, da La Pagliarella, con particolare attenzione per le materie prime, i prodotti scelti e la realizzazione dei piatti.
“Serviamo pane fatto in casa, ricotta fatta in casa” ci spiega Andrea “formaggi, marmellate: tutto rigorosamente a km 0 e con materie prime provenienti dal territorio e da fornitori di nostra fiducia”.

E il riscontro è più che positivo: “da noi, negli ultimi anni, i clienti che soggiornano sono soprattutto escursionisti” racconta Andrea “ma non mancano i cosiddetti clienti della domenica: abitanti delle zone limitrofe che ci conoscono e vengono a mangiare da noi”.
Gli escursionisti non abruzzesi, comunque, apprezzano decisamente il soggiorno: “i turisti che vengono a trovarci” dice Andrea “rimangono contentissimi. Non solo per la cucina ma anche per il territorio. Molti conoscono in questa occasione l’Abruzzo e i suoi panorami per la prima volta e ne restano estasiati. Sono in molti, infatti, a tornare a trovarci ogni anno dopo il primo incontro”.

“La posizione geografica ci aiuta” continua Andrea “siamo tra Valle Giumentina, Valle dell’Orfento e Valle dell’Orta: noi siamo proprio in mezzo e questo permette ai turisti che vengono a trovarci di godere di uno scorcio unico e suggestivo del nostro Abruzzo”.


Senza dubbio non è solo la natura a colpire e rubare il cuore ai turisti, perché l’Agriturismo La Pagliarella ci mette del suo: si tratta di un bellissimo casale ottocentesco, ristrutturato in stile e con le volte in pietra originali. Dotato di quattro camere, è l’ideale per un soggiorno immersi completamente nella natura abruzzese.

L’ultimo anno trascorso, purtroppo, non è stato clemente non solo con l’Agriturismo La Pagliarella ma con tutto il settore del turismo. Il covid-19 e la conseguente emergenza sanitaria hanno colpito duramente, costringendo realtà come quella di Lida e Andrea ad una chiusura prolungata.

VEDI LO SCENARIO NATURALE IN CUI È INMERSO L’AGRITURISMO LA PAGLIARELLA

https://youtube.com/shorts/dZZkyDJzfi4?feature=share


“Siamo nel mezzo delle montagne, la nostra esperienza è votata al soggiorno: per noi l’asporto era impossibile perciò siamo stati completamente chiusi” ricorda Andrea “dopo questo brutto periodo siamo prontissimi alla ripartenza, abbiamo riaperto già dal 1 maggio. Il riscontro è stato più che positivo, anche grazie alla collaborazione con realtà come Majellando e Maja Ambiente. Devo ammettere che c’è voglia di un ritorno alla normalità ma il merito e l’onere ricadono interamente sui privati: dalle istituzioni, poco aiuto o niente”.

La storia dell’Agriturismo nasce dalla cucina ed è da lì che è partita la nostra chiacchierata: non possiamo che salutarci, quindi, con un ritorno proprio a questo argomento. Andrea mi racconta i prodotti che, più di tutti, rappresentano al meglio l’Agriturismo La Pagliarella a tavola: “non ho dubbi: i ravioli fatti a mano con ripieno di cacigno, un’erba spontanea” risponde sicuro Andrea “ma anche la chitarrina alle noci e, ultimamente, gli antipasti come le pallotte cac’e ove o gli involtini di melanzane e la zuppa di farro”.