Abbazia di San Pietro ad Oratorium – La Storia si ferma a Capestrano

(DAM) Capestrano (AQ) – Nel comune di Capestrano sorge l’imponente Abbazia benedettina di San Pietro ad Oratorium, dichiarata monumento nazionale nel 1902.

Gestita dal Polo Museale dell’Abruzzo, l’Abbazia di San Pietro ad Oratorium si erge a circa 4 km da Capestrano, nella valle del fiume Tirino, svettando nell’aperta campagna.
Un’iscrizione rinvenuta sull’architrave del portale della facciata ci ricorda l’origine della costruzione: come recita l’iscrizione, la chiesa fu fondata nell’VIII secolo dal re longobardo Desiderio con il nome di “San Pietro in Trite” e rinnovata nell’anno 1100.
Dell’impianto più antico della Chiesa rimangono la facciata e il portale sul fianco destro.

San Pietro ad Oratorium conserva tuttora il tipico impianto delle chiese romaniche e, come si evidenzia già a una prima occhiata, risulta fortemente ispirata alla Chiesa di San Liberatore a Maiella, tanto dal punto di vista architettonico quanto da quello decorativo.
La facciata è realizzata con blocchi regolari di pietra fino all’altezza delle navate laterali. Il portale mette in evidenza i legami con le altre abbazie del territorio: risulta infatti realizzato alla fine del 1100 dalle maestranze provenienti dall’Abbazia di San Liberatore a Maiella e successivamente restaurato da un maestro dell’Abbazia di San Clemente a Casauria.
Nella lunetta sono tuttora visibili tracce di imponenti affreschi con l’immagine di San Pietro mentre, sulla parete esterna, troviamo un esempio del celebre Quadrato del Sator.

All’interno, San Pietro ad Oratorium risulta avere un impianto a tre navate suddivise da due file di archi a tutto sesto poggiati su pilastri a base quadrata, con un’abside alla fine di ciascuna navata. Di grande pregio sono i capitelli dei pilastri, decorati con motivi di ispirazione vegetale e al simbolismo arcaico, tra gli esempi più vari ed originali dell’architettura del periodo.
San Pietro ad Oratorium custodisce anche un prezioso ciborio del XIII secolo che, caso unico in Abruzzo, è decorato nella parte superiore con formelle in maiolica verde e turchese. Alle spalle del Ciborio è possibile ammirare il grandioso affresco absidale che rappresenta i 24 vecchi dell’Apocalisse e il Cristo in trono, circondato dai simboli degli evangelisti.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine