Tornareccio, Luca Finocchio, produce e vende il miele nel mondo

Nel corso di un press – tour turistico esperenziale nel Sangro Aventino, fra il 27 e il 29 maggio 2021, organizzato da Live Abruzzo di Ninoska Valenza e da Valentina Caniglia, pioniera del turismo esperenziale in Abruzzo, siamo stati a Tornareccio, pittoresco borgo medievale alle pendici del Monte Pallano, famoso per i mosaici a cielo aperto per le vie del paese, per le mura ciclopiche dell’antica città italico – romana di Pallanum e per i suoi prodotti alimentari, delle vere e proprie eccellenze abruzzesi. Tornareccio, infatti, è considerata in Abruzzo e non solo, la città del miele per antonomasia.

A tal proposito, proprio qui abbiamo visitato l’Apicoltura Luca Finocchio, azienda che muove i suoi primi passi negli anni Settanta, allorché Aquilino Finocchio decise di riprendere l’idea imprenditoriale del nonno ed iniziare l’attività con appena trentacinque alveari.

Una passione subito trasmessa a suo figlio Luca che dell’apicoltura ha fatto la sua vita e che ci ha accolti insieme a sua figlia Fabiana con un aperitivo di benvenuto con degustazione di prodotti a base di miele.

“Da quasi cinquant’anni, – ha dichiarato il padrone di casa – le api sono la nostra vita. Le conosciamo, le alleviamo, le trasportiamo nei più bei territori d’Italia alla ricerca delle fioriture migliori. Nascono così i mieli e gli altri prodotti della nostra azienda: dal nettare incontaminato di piante e fiori direttamente sulle vostre tavole, grazie ad una consolidata collaborazione tra la natura e la passione di una famiglia unita e laboriosa. E nient’altro”.

In cinquant’anni, la stessa passione ha plasmato un’azienda innovativa e tecnologicamente avanzata, in grado di mobilitare i suoi mille alveari con cinquanta milioni di api secondo la tecnica del nomadismo (da cui nascono fino a quindici mieli uniflorali), smielare e invasettare con procedimenti meccanizzati prodotti di assoluta qualità.
Quella stessa qualità divenuta ricercata eccellenza che, negli anni, ha ricevuto numerosi riconoscimenti nelle più prestigiose competizioni nazionali, ed è oggi apprezzata in tutta Italia e anche all’estero.
“Produrre il miele è come comporre un mosaico: se togli anche un solo tassello, rovini l’intero insieme” ha proseguito il titolare.
Sono 15 i tipi di miele prodotti (tra cui spiccano i più venduti: acacia, arancio, millefiori delle montagne d’Abruzzo e coriandolo), a cui si aggiunge la linea delle Mieraviglie, ossia mieli aromatizzati a vari gusti, tra cui l’ultimo nato allo zenzero, curcuma e limone.
L’azienda – certificata secondo gli standard internazionali Brc e Ifs – è
anche fattoria didattica che Lisa, insegnante, ha rinnovato nel segno del miglior approccio pedagogico da proporre ai piccoli ospiti. Tantissimi bambini arrivano a scoprire il mondo delle api, a degustare i mieli utilizzando gusto, vista e olfatto.
Presso la sede produttiva c’è anche il punto vendita, dove è possibile assaggiare e acquistare i mieli e le altre linee di prodotto, dai cioccolatini alle caramelle, alla cosmetica

“La qualità del nostro miele è attestata dai diversi premi che Apicoltura Luca Finocchio ha ricevuto partecipando a concorsi regionali, nazionali ed internazionali, tra i più importanti gli Oscar d’Oro di New York, le stelle d’oro di Bruxelles, 100 eccellenze italiane, Singapore taste awards, London honey award” ha concluso il titolare.

Un’ultima considerazione con la figlia Fabiana Finocchio, con un giudizio sull’iniziativa, prima di dirigerci in paese per visitare i famosi mosaici: “Un’iniziativa davvero interessante finalizzata ad incrementare il nostro percorso di fattoria didattica già iniziato 20 anni fa, che mira a promuovere e diffondere la cultura del miele”.

I partecipanti all’evento sono stati omaggiati di una confezione di prodotti dell’Apicoltura Luca Finocchio.