“Sotte la Pescare”, la vita lungo il fiume, le storie e le persone

(DAM) Chieti Scalo – Ultimamente per ritemprare corpo e spirito sto facendo delle lunghe camminate salutari presso il complesso naturalistico – sportivo del Lago Teaterno, una vera e propria oasi naturale nel cuore della vallata del Fiume Pescara, nel territorio del Comune di Chieti. Un’area attrezzata con due laghi per la pesca sportiva, maneggio cavalli, trattoria e tanto altro.

Qui ho parlato una mattina con lo storico proprietario, il fondatore della struttura Cesidio Lissa Lattanzio che mi ha presentato il mio amico Salvatore. Parlando del più e del meno, il signor Cesidio, originario di Scafa proprio nella Val Pescara, ma gestore dal 1978 del Lago Teaterno a Chieti Scalo, mi ha regalato una copia del suo libro “Sotte la Pescare”, “la vita lungo il fiume, le storie, le persone”, una testimonianza storico – antropologica della società preindustriale e protoindustriale della Val Pescara, ancora viva fino agli anni Sessanta del Novecento, opera autoprodotta con Gianfranco De Luca e la consulenza fotografica di Mino Gelsomoro.

Nell’opera, 106 pagine da leggersi tutto d’un fiato, gli autori hanno voluto raccontare quei ricordi, quei sogni di ragazzi che la corrente del fiume come ha alimentato, ha portato via con gli anni e che oggi riaffiorano nei loro ricordi di un fiume, all’epoca pieno di vita, di flora, il parco giochi di questi ragazzi della metà del Novecento, la loro palestra di vita e il luogo dove hanno vissuto le prime esperienze amorose; ma anche di fauna che poteva all’epoca essere pescata facilmente perché popolava copiosa le acque del fiume e che era l’unica fonte di sostentamento proteica animale gratuita per molte famiglie. Il Fiume, a Scafa e nei paesi dell’interno della Val Pescara, era come il mare per chi viveva vicino la costa, dato che le vie di comunicazioni e i mezzi di trasporto erano meno buoni rispetto ad oggi.

Di contraltare a questa società nata intorno al fiume Pescara, dove le donne andavano a fare il bucato, dove i ragazzi giocavano e i più grandi passavano il tempo ad oziare, pescare e lavorare, un ambiente fatto di sentimenti veri e di valori umani, sulla fine degli anni Sessanta del Novecento l’inizio dello scarico delle sostanze chimiche nelle acque del fiume da parte delle industrie che facevano morire i pesci e non permettevano più di fare il bagno nel fiume, le discariche abusive che hanno trasformato la Vallata del Pescara da Valle della Vita e della Speranza, nella Vallata della depressione non solo purtroppo economica, ma fisica, col fiume inquinato, dove fra le gomme abbandonate e i rifiuti che affiorano nell’acqua, non si vedono in primavera né più pesci nuotare, né fiori sulla riva, né uccellini cinguettare volando rasenti l’acqua.

Ebbene, Cesidio Lissa Lattanzio, con i suoi amici, ha voluto lasciare la sua testimonianza ai posteri del tempo della società del Fiume Pescara che oggi non c’è più. Un ricordo che rivive anche nella sua creatura, il Lago Teaterno, uno scrigno dove si celano i sogni e i segreti più belli di Cesidio, un’isola naturalistica dove c’è un equilibrio perfetto fra l’essere umano e la natura, un po’ come una volta “Sotte la Pescare”.

Cristiano VignaliDiscovery Abruzzo Magazine

Una risposta a ““Sotte la Pescare”, la vita lungo il fiume, le storie e le persone”

  1. Ho conosciuto Cesidio nel settembre del 1979 io studente leccese al II anno di Medicina all’università di Chieti , lui giovane imprenditore con mille idee rivoluzionarie, e l’ho sempre considerato un “grande” un “mito ” insomma una persona speciale, per cui non mi sono assolutamente meravigliato quando sono venuto a sapere della sua ultima Opera : “Sotte la Pescare”. Ho già contattato Cesiodio e spero quanto prima di averne una copia ma già immagino , conoscendolo, con quanta passione abbia descritto i suoi luoghi dell’infanzia e le rive di quel fiume che grazie a lui ho imparato a conoscere e frequentare sin da quegli anni e che ancora oggi frequento . (ultima pescata domenica 5 marzo 2023). Sono le persone vere come Lui che ancora oggi fanno girare il mondo e tengono vive le tradizioni . Elio

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