Escher in Abruzzo

Escher in Abruzzo: Un Viaggio di Riflessione tra Arte e Natura

(DAM) Abruzzo – Maurits Cornelis Escher, l’acclamato artista olandese, ha trovato ispirazione unica nel selvaggio paesaggio dell’Abruzzo durante i suoi viaggi in Italia. Escher, noto per le sue incisioni e litografie che sfidano la prospettiva e il tempo, ha dedicato parte del suo tempo a esplorare le terre meno battute della penisola.

Nel corso del suo viaggio nell’aprile del 1928, l’artista olandese è rimasto affascinato dagli scorci inconsueti di luoghi come Fara San Martino e Sulmona, immergendosi negli aspetti più selvaggi dell’entroterra abruzzese. Sebbene l’Abruzzo fosse considerato un’area inospitale, l’olandese ne apprezzò la sua bellezza indomita, catturandola attraverso schizzi, appunti e fotografie.

Le opere di Escher legate all’Abruzzo, sebbene difficili da rintracciare, hanno attraversato i confini nazionali, giungendo fino agli Stati Uniti d’America. Una delle sue opere più celebri, la rappresentazione grafica di Castrovalva, è ora esposta presso la National Gallery of Art a Washington D.C.

Nella sua interpretazione di Castrovalva, il pittore non si limita ai suoi soliti giochi percettivi e ambiguità ipnotiche, ma coglie la nitidezza dell’immagine attraverso un’esperienza vitale e concreta, ispirata dall’indomito e arcaico Abruzzo.

Questo territorio selvaggio, per l’artista, rappresentava non solo una fonte di ispirazione visiva, ma anche un viaggio interiore alla ricerca di correlativi oggettivi alla sua condizione interiore, in linea con le parole di T.S. Eliot.

Nonostante Escher non fosse il primo a essere affascinato dalla bellezza della regione abruzzese, il suo contributo artistico rimane unico e indiscutibile. Le sue rappresentazioni dei borghi abruzzesi evocano un senso di isolamento e labirintiche prigioni dell’anima umana, rievocando l’iconico Castello di Kafka.

In omaggio all’artista olandese, Castrovalva ha dedicato l’ultimo tornante prima dell’ingresso al paese, chiamato “girone Escher”, permettendo ai visitatori di osservare il borgo dall’identica prospettiva immortalata nelle litografie di Escher. Questo gesto testimonia il legame indelebile tra la sua arte e il paesaggio unico dell’Abruzzo, che continua ad ispirare artisti e viaggiatori di ogni epoca.

Tila Lara