Due Sicilie, Povia e Marro alla SOMS di Spoltore

Giuseppe Povia al Teatro della SOMS di Spoltore (Pe) con la bandiera del Regno Delle Due Sicilie.

(DAM) Spoltore (Pe) – Sabato 1 aprile 2023 si è svolto presso il Teatro SOMS di Spoltore l’ evento “Mi coloro di Blu” concerto acustico di Giuseppe Povia alla chitarra, in occasione delle giornate di sensibilizzazione all’ autismo, istituite dall’ Assemblea Generale dell’ Onu.
L’evento è stato patrocinato dai Comitati delle Due Sicilie Abruzzo e dalla Pro Loco di Spoltore Terra dei 5 Borghi-APS.
Precedentemente al concerto del famoso cantante, si è tenuta la presentazione del libro ”Uomini del Sud-visti da vicino” di Fiore Marro con Adele Vairo, e un dibattito moderato da Gabriella Rapposelli ( conosciuta anche per la commedia ”Omicidio all’ Italiana” di Maccio Capatonda).
Il libro sgorga dall’ intenzione di mettere in luce una raccolta di interviste fatte dall’ autore del libro per due giornali campani, a testimonianza della mentalità degli abitanti della terra duosiciliana che manifestano il comune sentimento per la lotta al riscatto del territorio: negli anni, Fiore Marro, avendo girato le Due Sicilie, si è imbattuto in persone caratterizzate da una volontà quasi estrema di voler donare un contributo a questo territorio culturalmente ricco e ancora purtroppo messo da parte dal settore mediatico nazionale.
Una scelta oculata dunque, la presenza di Giuseppe Povia, salito al successo dall’ ormai decennale singolo ”I bambini fanno ooh”, che nel suo testo ”Al Sud” di 7 anni fa, vuole raccontare la “vera” storia delle Due Sicilie, come si evince dal testo della canzone: ” (…) la vera storia è che prima, prima//dell’ Unità d’Italia// al sud, nessuno emigrava// al sud, la gente si amava//al sud, la gente lavorava (…)”.
Presente dunque un Povia ”neorbobonico”, dedito alla denuncia sociale celata dal suo stile ironico che mescola a temi complessi un ritmo ed una melodia che vorrebbero raccontare una più consueta narrazione delle vicende umane, evidenziando il punto chiave di conversazione della complessa discussione affrontata da Fiore Marro e Luigi Spina.

Giuseppe Povia, un contemporaneo Salvatorino, o meglio detto Rino (Gaetano), che nel 2022, aggiorna un ”Bella Ciao” con un ”Italia Ciao” senza la presenza di discrezionalità: ”(…) e non lo vedi che l’ invasore è ancora qui (…) Perchè l’Europa dice Nein” e ancora: ”(…)che quel regime che tanto odi// non è finito ancora qua(…)”. Una critica senza troppi veli alla moderna dittatura velata di un governo europeo che fa dell’antifascismo il suo cavallo di battaglia e grazie alla mediazione di Gabriella Rapposelli nel dibattito tra Marro e Spina assume una prerogativa di vitale importanza: la promozione e valorizzazione di un territorio borbonico, in cui nacquero nell’Ottocento sotto la protezione e con l’intervento diretto dello Stato, numerose industrie e si svilupparono anche l’agricoltura e l’allevamento.

Una “verità” sulla storia del Meridione d’Italia preunitaria che va approfondita attraverso appositi centri studi.

Daniela De Sanctis