Chieti: Rigoletto al Teatro Marrucino dove la tradizione culturale si intreccia con l’identità storica teatina

(DAM) Chieti – . Weekend della grande lirica al Teatro Marrucino di Chieti, venerdì 13 e domenica 15 dicembre 2019, é andato in scena il Rigoletto (1851), grande classico della lirica in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma di Victor Hugo Le Roi s’amuse , “Il re si diverte”.
Il Rigiletto, un potente concentrato di drammaticità melodiosa attraverso cui traspaiono sentimenti come l”amore filiale, il tradimennto e la vendetta, col  Trovatore e La Traviata foma laa “trilogia popolare” di Verdi. La costante ripetizione musicale della nota Do in ritmo doppio puntato incentra il dramma sulla maledizione.Personaggio principale è il buffone di corte Rigoletto e ha in realtà uno scopo intrinseco, cioè quello di mettere a nudo la corruzione e l’immortalità della corte che gli è valsa la censura del governo asburgico. Stessa sorte che toccò in Francia al Les Rois s’amuse di Victor Hugo.Un’opera che ha messo ancora una volta in risalto le potenzialità culturali della città di Chieti di cui il Teatro Marrucino è una delle colonne portanti.Così, si decise di ambientare l’opera alla corte di Mantova nel XVI secolo, sostituendo il nome del protagonista dall’originale “Triboletto” (traduzione letteraria del francese Triboulet), a “Rigoletto” (dal francese “rigoler”, il verbo scherzare).
Un’opera lirica imprezziosita dalla prestigiosa location del Teatro Marrucino, faro della cultura per Chieti e tutto l’Abruzzo. 
La regia del Rigoletto nelle preziose mani del Maestro Giandomenico Vaccari, direzione dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese al giovane Jacopo Sipari di Pescasseroli, molto apprezzato dalla critica per la sua espressività,  infine al Maestro Christian Starinieri è toccato l’onore di dirigere il Coro del Teatro Marrucino.Il Teatro Marrucino un luogo dove la tradizione culturale si intreccia con l’identità storica di Chieti col prezioso sipario del Marrucino col Trionfo di Asinio Pollione del 39 a.C. dipinto da Giovanni Ponticelli nel 1875.

Cristiano Vignali – Vojtila Lara