Creatività e Autostima: risorse essenziali per il benessere personale (di Paola Compagno)

Dott.ssa Paola Compagno Psicologa e Psicoterapeuta

(DAM) Avezzano (Aq) – Per benessere si intende la capacità di cogliere le proprie potenzialità, migliorare le proprie qualità e rinnovare la propria esistenza.

Creatività e autostima permettono a ogni individuo di affrontare con maggiore successo e soddisfazione gli eventi della vita e di raggiungere una condizione di maggior benessere personale. Non esista una “bacchetta magica” che possa portare gioia nella nostra vita o che possa sollevarci dai turbamenti dell’esistenza, quello che possiamo fare è metterci in gioco e rischiare. Ogni momento della vita ha un significato e forma il nostro bagaglio personale. Ciò che siamo oggi è frutto della nostra esperienza, in positivo e in negativo.

Ci sono momenti in cui desideriamo modificare qualcosa nella nostra vita, ma dobbiamo inevitabilmente fare i conti con la realtà. A volte, cerchiamo di cambiare direzione, ma siamo influenzati dalla quotidianità: paure, limitazioni, situazioni difficili da gestire. In tal senso, a causa di queste forti pressioni è possibile retrocedere e pensare di non farcela. Tuttavia, aspirare a migliorarsi e cercare di modificare le situazioni che ci fanno stare male può essere un percorso possibile e realizzabile (Gennaro e Compagno, 2018).

Creatività e autostima sono fondamentali per il benessere personale; la creatività permette di essere più liberi di cercare alternative ai soliti modi di contrastare gli ostacoli e una buona autostima consente alla persona di avere fiducia in se stessa, entrambe sono alla base del raggiungimento dei propri obiettivi.

Feldman (2011) definisce la creatività come la capacità di mettere in relazione delle idee in modo nuovo e originale ed è un’abilità che può essere appresa e sviluppata. La creatività non appartiene solo agli artisti, ai musicisti, ma a ognuno di noi. Tutti possiamo produrre atti creativi e chissà quante volte, nel quotidiano, ci è successo, senza rendercene conto. Siamo creativi quando mettiamo in atto un nuovo modo per fare le cose e quando, per risolvere un problema, utilizziamo soluzioni alternative alle tradizionali.

Alcune caratteristiche del pensiero creativo sono: la flessibilità, intesa come la capacità di valutare un problema da un punto di vista alternativo; la fluidità si riferisce alla capacità di sviluppare un gran numero d’idee e associazioni; l’originalità è la capacità di andare oltre il consueto (Torrance, 1988). Tutti questi aspetti sono essenziali per aiutare la persona a gestire meglio i problemi, a trovare alternative e non restare arenati nelle difficoltà. La creatività appartiene a tutti noi, va soltanto stimolata e approfondita.

Le componenti della creatività sono: l’intuizione, l’originalità, l’apertura al nuovo, la fantasia; di contro, gli ostacoli sono: l’abitudine e il conformismo (Gennaro e Compagno, 2018). Quando una persona si trova in una situazione problematica, attraverso il pensiero produttivo, ha la possibilità di elaborare nuove strategie; il pensiero produttivo consente di esplorare diverse soluzioni e permette di andare al di là di quelle già note. Per stimolare il pensiero produttivo bisogna osservare il problema con mente aperta (Wertheimer, 1945).

Spesso le nuove idee sono ostacolate o sabotate dall’ambiente circostante. Se da bambini ci hanno deriso o contrastato per aver espresso un’opinione fuori dal consueto, ciò si ripercuote anche nel nostro futuro e, di conseguenza, ci penseremo molto prima di esternare una nuova idea. Quindi, spesso, la critica porta alla “non azione” e, soprattutto, dobbiamo imparare a non essere noi stessi i primi a sabotare le nostre idee o intuizioni.

Solitamente, le persone creative sono più indipendenti, autonome e hanno maggiori interessi, rispetto a individui meno creativi.

Fondamentali per lo sviluppo della creatività sono: la curiosità, l’intuito, la volontà e il coraggio; ovviamente è necessario impegnarsi e allenarsi per sviluppare la propria creatività.

Oltre la creatività, un altro aspetto importante della nostra vita è l’autostima, sicuramente più nota e diffusa. Per migliorare la propria autostima, la persona deve prendere coscienza dei propri limiti e valutare quali aspetti della propria vita vuole mettere in discussione. L’essere umano è sempre in evoluzione, il cambiamento è naturale. Tuttavia, molte volte cerchiamo di resistere al cambiamento, e accettiamo con difficoltà gli imprevisti e tutto ciò che è nuovo.

In alcuni casi, di fronte a un problema mettiamo in atto l’“evitamento”, ossia, troviamo giustificazioni per evitare di affrontare questioni lasciate in sospeso o situazioni che consideriamo difficoltose. Ad esempio, se una persona ansiosa rinuncia ad affrontare delle situazioni per ridurre le sensazioni di ansia, si troverà a dover far fronte a un peggioramento dei sintomi. Rischiare, sfidare le proprie paure e preoccupazioni permette alla persona di gestire con coraggio il problema presente ed eventuali difficoltà future. Per migliorare l’autostima è fondamentale fissare degli “obiettivi” e quindi definire ciò che si vuole ottenere. Bisogna porsi degli obiettivi realistici e specifici e impegnarsi per conseguirli. I problemi si risolvono con gradualità: per modificare un comportamento radicato sono necessari impegno e costanza, accettando talvolta le sconfitte, ma attraverso la fiducia in se stessi ed, eventualmente, una ridefinizione degli obiettivi è possibile concretizzare le proprie aspettative.

Una caratteristica di personalità, legata alla creatività e all’autostima e fondamentale per favorire un buon adattamento alle situazioni è la perseveranza, intesa come determinazione: consente all’individuo di credere nelle proprie idee, dà la forza per superare gli ostacoli e permette il raggiungimento degli obiettivi, senza lasciarsi abbattere da eventuali fallimenti. L’impegno, la volontà e la perseveranza, permettono alla persona di raggiungere uno stato di benessere psicofisico (Gennaro e Compagno, 2018).

Un altro aspetto importante fra le tre risorse personali è l’“umorismo”, più in generale, la capacità di ridere di se stessi. Nella creatività e nella ricerca di soluzione ai problemi, l’umorismo permette di considerare, con mente aperta, diverse alternative. Imparare a sdrammatizzare e a ridere di se stessi, a volte, favorisce una visione più chiara e obiettiva degli avvenimenti. Le situazioni critiche vengono vissute con più distacco e leggerezza, vi è una maggiore accettazione dei propri difetti e si è più tolleranti nei confronti dei propri insuccessi. Ridere di se stessi significa, inoltre, sdrammatizzare il proprio perfezionismo e le esagerazioni.

In questo modo, migliorando la creatività e l’autostima, è possibile raggiungere una condizione di benessere psicologico che ci aiuta a emergere da situazioni fortemente travagliate e difficili da vivere.

Bibliografia

Feldman R.S. (2011). Essentials of Understanding Psychology 9/e. The McGraw-Hill Companies Inc. (trad. it. Psicologia generale, McGraw-Hill, Milano, 2013).

Gennaro A., Compagno P. (2018). Le fonti del benessere. Autostima, Ottimismo, Creatività. Piccin Nuova Libraria.

Torrance P. (1988). Torrance Tests of Creative Thinking. Scholastic Testing Service, Bensenville (trad. it. Test di pensiero creativo, Giunti O.S., Firenze, 1989).

Wertheimer M. (1945). Productive thinking. Harper, New York (trad. it. Il pensiero produttivo, Giunti Barbera, Firenze, 1965).

Dott.ssa Paola Compagno – Psicologa e Psicoterapeuta

Psicologa Psicoterapeuta, ad orientamento cognitivo, svolge la sua attività di libero professionista presso il proprio studio privato, ad Avezzano (AQ). Si occupa di adulti e adolescenti. Ha esperienze nei seguenti ambiti: psicoterapia, consulenza e sostegno, psicodiagnostica, tecniche di rilassamento e psicologia scolastica.