(DAM) Chieti – Nella serata di ieri è venuto a mancare, in seguito a complicazioni dovute al contagio da Covid-19, il professor Franco Cuccurullo, ex rettore dell’Università degli studi Gabriele d’Annunzio per quindici anni.
Laureatosi in medicina e chirurgia a Bologna, nel 1967, intraprese la carriera accademica con il professor Sergio Lenzi, presso la clinica medica dell’università bolognese.
Professore Associato dal 1982 e ordinario di medicina interna dal 1986, fu presiede della facoltà di medicina e chirurgia dal 1987 al 1997 e nel 1997 iniziò il primo mandato come rettore della d’Annunzio.
Cuccurullo ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi: è stato membro della Commissione Unica per il Farmaco al Ministero della Sanità, dal 1997 al 2004 presidente della II sezione del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della Sanità, dal 1998 al 1999 presidente del Comitato Etico Nazionale per il Multitrattamento Di Bella del Ministero della Sanità, nel 1999 membro del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca del Ministero dell’Università e, nel 2001, presidente del Comitato di
Indirizzo per la Valutazione della Ricerca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nel 2003 è stato presidente della Fondazione Università Gabriele D’Annunzio.
La comunità abruzzese perde una figura culturale e scientifica di grande spessore, che ha dato grande impulso alla crescita e allo sviluppo dell’ateneo di Chieti-Pescara.
“Il futuro della ricerca nella nostra regione troverà sempre radici in tutto quello che il professor Cuccurullo ci ha lasciato come eredità” ha riferito il governatore Marco Marsilio, esprimendo il cordoglio per la scomparsa dell’ex Magnifico. “Il professor Cuccurullo è stato uno dei protagonisti di questo ateneo in questi anni“, ha asserito l’attuale rettore dell’università d’Annunzio, Sergio Caputi. “Egli ha portato una ventata di cultura importante nella nostra università, io lo ricordo in con particolare affetto perché è stato il relatore della mia tesi quando mi sono laureato e tutto l’ateneo è esterrefatto per quello che è successo. Aveva anche una capacità progettuale importante e dopo il professor Crescenti, che aveva creato la ‘scatola immobiliare dell’università’ se così la vogliamo chiamare, il professor Cuccurullo è stato fautore di importanti iniziative: si deve a lui la ideazione del Cesi (Centro Scienze dell’invecchiamento) e altre iniziative di livello culturale elevato, senza dimenticare che è stato per diversi anni presidente del Consiglio superiore di Sanità. Ha portato avanti il nome della d’Annunzio in maniera esemplare“.
Oggi le bandiere dell’università sono esposte a mezz’asta in segno di lutto.
Maria D’Argento – Discovery Abruzzo Magazine