Vicoli (Pe): Gabriele Brandolini fa rivivere i mulini ad acqua sul Nora con un B & B

 

 Mulino Brandolini “Zi Francucce” 

(DAM) Vicoli (Pe) – Nella storia dell’economia e della tecnologia, a metà del Ventesimo secolo si assiste al lento e definitivo declino della società contadina medievale e precisamente di quella che si sviluppò nelle campagne italiane ed europee con la rinascita dell’anno Mille e con l’avvento di nuovi mezzi di ausilio al lavoro, come il mulino ad acqua.

Ci sono stati, in particolare, numerosi studi e ricerche che si sono occupati dell’architettura, del funzionamento, della storia, della tecnologia di quei misteriosi e affascinanti edifici che sono i mulini.

In Abruzzo, una delle zone dove permangono dei mulini ad acqua e dei ruderi, testimonianza di questo mondo passato, antico tecnologicamente, ma abbastanza vicino cronologicamente, è la zona della vallata del fiume Nora, fino al 1927 in Provincia di Teramo, ora di Pescara.

Noi ci occuperemo dei mulini siti nel Comune di Vicoli, antico borgo, sito su uno sperone, concentrato attorno ad un castello fortificato, nei pressi della Riserva Regionale Voltigno e Valle d’Angri, un’area naturale protetta, istituita nel 1989, e posta all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga.

A Vicoli, è possibile visitare un’area boschiva con numerose specie animali e arboree, sita in un parco territoriale attrezzato e l’abbazia cistercense di San Bartolomeo. Inoltre, qui si possono gustare alcune specialità culinarie del Gran Sasso sud – orientale, nella cui cucina i piatti a base di pecora ne fanno da padrone, come ad esempio: i famosissimi arrosticini fatti a mano, la “pecora alla callara” e il formaggio pecorino stagionato.

Nei primi dell’Ottocento, nel catasto del Regno delle Due Sicilie, sono prevalentemente proprietari di mulini, nobili, città e chierici e nel territorio di Vicoli ne sono in attività solamente due: quello del barone e quello del sacerdote.

Solo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, con la definitiva fine di ogni residuato feudale medievale (feudalesimo giuridicamente terminato nel 1806), inizia a diffondersi in maniera esponenziale la figura del mugnaio proprietario del mulino che fa un salto di qualità emancipandosi dalla figura del servo della gleba o del bracciante agricolo.

Gabriele Brandolini

Addirittura, alla fine del XIX secolo, pressoché tutti i mulini della zona, sono di proprietà dei mugnai che diventano dei veri e propri artigiani o piccoli imprenditori di aziende famigliari per usare termini moderni.

Agli inizi del Novecento, tutti i tre mulini di Vicoli, sono di proprietà dei fratelli Brandolini ( Alfonso “Zi’ Funzine”, Tito “Zi Titine”, Franco “Zi Francucce”) e delle loro consorti che sono poi le intestatarie degli immobili dal punto di vista catastale.

Essi hanno pressoché tutti smesso di funzionare fra la metà degli anni Cinquanta e la metà dei Sessanta del secolo scorso, quando lo spopolamento della campagna per la città e l’abbandono della vita rurale con l’urbanizzazione e l’industrializzazione del boom economico italiano, hanno definitivamente cambiato la vita della popolazione e fatto scomparire le caratteristiche di quella civiltà contadina che per certi versi, in Abruzzo, per finalità turistiche, oggi si vogliono far rivivere negli aspetti più caratteristici.

Anche la modifica del paesaggio e della natura apportata dall’uomo ha contribuito a favorire il declino dei mulini ad acqua. Il fiume Nora, ad esempio, ha visto la diminuzione drastica della portata e del livello, a causa della captazione idrica alla sorgente per la fornitura di acqua potabile ai vari paesi della zona e il conseguente aumento della tassa di concessione.

L’ultimo che ha chiuso i battenti, dopo pressoché cento anni di attività, è stato quello di “Zi Francucce” (costruito dopo il 1871).

Recentemente, per volontà dell’imprenditore del settore tipografico Gabriele Brandolini, figlio di Luciano (l’ultimo mugnaio del mulino), lo storico immobile è stato ristrutturato ed è, attualmente, l’unico in buono stato di conservazione, rivivendo come “Bed & Breakfast”, una struttura ricettiva turistica perfettamente integrata nella rigogliosa natura del Parco fluviale del Nora.

Stefano Muzi

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Una risposta a “Vicoli (Pe): Gabriele Brandolini fa rivivere i mulini ad acqua sul Nora con un B & B”

  1. È un posto bellissimo! Estremamente curato. Conservato e ristrutturato in modo eccellente!

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