Il restauro dell’affresco dell’eremo di Pietrabona
(DAM) Castel di Ieri (AQ) – Il pomeriggio di Sabato 12 Aprile 2025 è stato presentato, a Castel di Ieri in provincia de L’Aquila, il primo lotto del restauro dell’affresco dell’eremo della Madonna di Pietrabona. Quest’ultimo è un luogo molto bello e suggestivo, ricco di storia, identitario di Castel di Ieri ed unico esempio di eremo nella Valle Subequana, nel quale ogni anno si ripete la tradizione secolare della popolazione di Castel di Ieri legata appunto alla Madonna di Pietrabona. Il progetto dell’attuazione di tale restauro era stato approvato dal vescovo della diocesi 5 anni fa, e la raccolta dei fondi è stata effettuata dalla Pro Loco e dal sindaco di Castel di Ieri sempre attento alla promozione e alla valorizzazione culturale del paese con la vendita, oltre che di cofanetti contenenti la storia dell’eremo scritta in breve e l’immagine della Madonna come dovrebbe apparire in seguito al restauro, anche di copie di un libro che parla della storia non solo casteldierese ma proprio di tutta la Valle Subequana. Sempre 5 anni fa è stata tra l’altro stipulata una convenzione tra il Comune, la Pro Loco “La Torre” e la Diocesi di Sulmona – Valva, grazie alla quale hanno la possibilità, oltre che di prendersi cura continuativamente di questo splendido luogo, di renderlo fruibile più volte all’anno e non solo il Martedì di Pasqua. L’intervento ha ovviamente bloccato il depauperamento dell’altare della chiesetta, e durante l’evento sono stati svelati, dal discorso della restauratrice, brani di storia dell’arte importanti dei quali nessuno era a conoscenza precedentemente. È emerso infatti: che l’attuale affresco a cui è addossato l’altare all’interno del piccolo edificio sacro è il risultato di una manomissione novecentesca che ha coperto l’opera originale che, come ipotizza la restauratrice stessa,
risale al
Seicento;
e che ci sono 3 fasi dell’opera, di cui la prima è la manomissione del Novecento, la seconda la fase seicentesca, e la terza può essere una fase rinascimentale ma, sempre secondo l’opinione della restauratrice, è anche più antica. Si ha la possibilità di risalire all’epoca anche per mezzo dei cromatismi.
L’obiettivo del restauro conservativo è quello di pulire la superficie pittorica e, quindi, di riportare l’affresco interamente al suo aspetto originario.
Infine, l’intervento rappresenta un passo importante per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del piccolo paese subequano.
Veronica Tieri
IMMAGINI:
- Locandina dell’evento.
- La storia dell’eremo scritta in breve e l’immagine della Madonna come dovrebbe apparire dopo il restauro contenuti nel cofanetto. Foto di Ersilia Cerasani.