Il Presidente CA.MUS. sul “Val Vibrata Summer Show”

“Val Vibrata Summer Show”

(DAM) Nereto (Te) – Dal 25 al 27 agosto scorso si è svolto a Nereto il “Val Vibrata Summer Show”, voluto da un gruppo di intraprendenti  ragazzi e ragazze.

Tra gli altri coattori dell’iniziativa abbiamo avuto l’occasione di incontrare il Presidente dell’Associazione no profit per il social business e l’integrazione CA.MUS., Massimo Pizzingrilli, professore universitario in Germania.

Pizzingrilli ha deciso poco più di anno fa di avviare insieme alla Vicepresidente, Erica Franceschini, operatrice della moda, una sfida per il rilancio innovativo del territorio, in prima battuta della Val Vibrata.

Quale importanza avete dato al Val Vibrata Summer Show e cosa vi ha spinto a partecipare, qual è stato infine il vostro contributo?

“Questa iniziativa è stata ideata da ragazze e ragazzi di Nereto e dintorni, in certi casi rientrati anche dall’estero, che hanno pensato bene di far maturare le loro esperienze anche nella terra di origine. Queste giovani menti sono l’humus della terra, vanno supportati e valorizzati, l’amministrazione di Nereto e il Sindaco, Giuliano Di Flavio, nonché l’Unione dei Comuni gli hanno giustamente aperto le porte. In quanto humus sono anche coloro che porteranno qui i frutti nel prossimo futuro. CA.MUS., per eccellenza organizzazione che si occupa del territorio, della sua gente e della sua storia in chiave moderna, non poteva certo mancare. Questa volta ci siamo concentrati sull’upcycling (in altre parole recycling con valore aggiunto), con gli innovativi telai – quasi tascabili – di Anna Del Moro, le lampade-budino di Marisa Lelii, i gioielli “poveri“ di Violetta Kkero’s, i libri della giovane neretese Coralba Capuani etc. etc. Chiamando i visitatori a creare con noi sul posto e sul momento gli oggetti dei sogni, perché CA.MUS. è, come recita il nostro logo, *MADE IN DREAM*”.

Cosa pensa abbia portato questo festival-fiera e cosa è mancato?

Il “Val Vibrata Summer Show” è servito senz’altro ad animare la popolazione neretese e limitrofa, che ha ritrovato sicuramente una socialità interattiva e ludica, fattori importanti per il benessere collettivo. Ma non unici. Alla prossima edizione infatti sarà fondamentale creare un percorso storico-culturale intorno a cui si snodi l’evento così che si capisca meglio dove ci troviamo e con cosa/chi abbiamo a che fare”.

Cristiano Vignali – Discovery Abruzzo Magazine