Presentazione Lunario 2023 – Un brindisi alle radici

Da sinistra: Mario D’Alessandro, Diego Ferrara, Donato Fioriti, Ugo Iezzi

(DAM) Chieti – Come ogni anno, il Lunario 2023 si presenta ai cittadini: tema portante di questa nuova edizione è il turismo di ritorno, un vero e proprio brindisi alle proprie radici locali e tradizionali.

Una mattinata all’insegna della veracità e delle tradizioni locali quella che si è svolta giovedì 22 dicembre 2022 a Chieti, nell’accogliente Foyer Bar del Teatro Marrucino.
L’occasione è la presentazione ufficiale del Lunario 2023: il calendario della tradizione abruzzese che spegne le 36 candeline e rinnova un appuntamento cui tutti sono ormai indubbiamente affezionati.

Per l’occasione, Donato Fioriti, Segretario Gen. Agg. Unarga ha moderato un incontro cui hanno preso parte autorità, affezionati e amici del progetto, oltre che coloro che, ormai da 36 anni, si prodigano per dare vita al Lunario.
Ad aprire i lavori è stato Mario D’Alessandro, che ha recitato una declamazione originale in vernacolo dialettale in onore del Lunario.

Presenti il Sindaco di Chieti, Diego Ferrara e il Sindaco di Tollo, Angelo Radica, che ha portato i saluti dei primi cittadini di Ripa Teatina e di Roccamontepiano. Le quattro amministrazioni sostengono da sempre il Lunario, riconoscendone il valore aggiunto che apporta alla comunità.
Il Sindaco di Chieti ci ha tenuto a ricordare come eventi come questo contribuiscano ad impreziosire l’offerta culturale della città e sottolineando l’indiscutibile fermento nel tessuto associativo.

Presente anche il Parlamentare Europeo Mario Furone, il quale ha portato il plauso della Comunità Europea ad iniziative come quella del Lunario. Obiettivo della Comunità Europea, infatti, è proprio quello di riscoprire i territori e valorizzarne le tradizioni, promuovendo un turismo di ritorno e di origine.

A parlare sono stati poi gli “amici” del Lunario: Maurizio Formichetti ha portato il saluto dell’Associazione Achilliani, il Maestro Scultore Santeusanio ha ricordato l’importanza della condivisione, Valerio Cesarini ha sottolineato l’importanza della memoria e del trasmettere la tradizione alle nuove generazioni, Santino Strizzi ha messo in evidenza l’unicità del Lunario.

Il dott. Giuseppe Nubile, Presidente di Docemus Onlus ha poi presentato il lavoro dell’associazione che presiede: la Docemus Onlus, fondata in Abruzzo nel 2009, opera in Africa in campo medico e non solo, con il patrocinio dell’Università degli Studi G. d’Annunzio. Obiettivo è quello di insegnare in tutti i campi, migliorando l’esistente e rendendo così le popolazioni autonome e autosufficienti.

Per concludere, non potevano mancare i realizzatori del Lunario: Gianfranco Tartaglia, in arte Passepartout, è autore delle vignette e delle illustrazioni. L’artista ha ricordato come, fin dalla prima edizione, l’obiettivo fosse quello di far procedere scrittura e disegno in parallelo, a completarsi a vicenda e ha riassunto il Lunario con una sola parola: amore.

Infine, l’ideatore del progetto: Ugo Iezzi, vero e proprio deus ex machina del Lunario fin dalla prima edizione, ha ricordato come il tema di questa edizione sia proprio il turismo di ritorno, un vero e proprio brindisi alle radici. Obiettivo è quello di valorizzare il dialetto, la lingua madre che si rivela un preziosissimo patrimonio tradizionale.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine