(DAM) Pescara – Sul rapporto tra cibo e pittura, cibo e letteratura e cibo e musica si potrebbero versare fiumi d’inchiostro. Cucinare è un’arte e a volte le opere d’arte si trasformano in piatti preparati dagli chef.
In merito, esistono delle ricette inserite in opere d’arte storiche e riprodotte accostandole ai singoli artisti e ai loro gusti enogastronomici, resi noti attraverso le biografie e le opere che parlano di loro, come ad esempio quelle raccolte nel libro “Let’s Bak ART” di Mariapia Bruno, tra cui “La Spigola alla griglia” di Roy Lichtenstein, “Il puré verde” di Salvador Dalì, “le uova alla fiorentina” di Georgia O’keeffe, “le cipolle caramellate” di Vincent Van Gogh e “il budino allo zabaione” di Frida Kahio.
In alcuni casi, invece, sono gli stessi artisti come pittori, poeti, scrittori e musicisti, ad aver ispirato delle ricette della nostra gastronomia, come ad esempio gli “Spaghetti alla Ungaretti”, i “Carciofi alla Caravaggio”, “Lepre alla D’Annunzio”, “Pasta alla Norma” (dall’opera di Vincenzo Bellini), “Il Carpaccio” ( dai dipinti del pittore veneziano Vittore Carpaccio (1465-1526) ), “Cacciucco alla Mascagni”, “Insalata alla Rossini”, “Vermicelli alla Caruso”, “Pere alla Aretino”, “Risotto romagnolo alla Pascoli”.
A tal proposito, a Pescara c’è lo “chef” Livio Vicario del ristorante di pesce “Livio e il Mare”,definito da un utente di Tripadvisor un vero e proprio “Trabocco Metropolitano”, sito nel cuore dei Colli di Pescara, specializzato nel realizzare dei veri e propri piatti artistici di pesce, ispirati dai quadri dei grandi pittori del passato. I piatti “artistici” vengono preparati e presentati ai clienti con cura e fantasia.
Nella foto sotto, uno dei piatti preparati da Livio Vicario che si possono gustare nel suo ristorante, ispirato dall’opera “Bottiglia di Vino, Pesce e Coltello su Tavolo” (1928) di Filippo De Pisis, con i seguenti ingredienti: pesce azzurro, riduzione di cipolle al vino, e agrodolce di zucchine.
La Redazione di Discovery Abruzzo Magazine