Marco Del Mastro, scrittore, poeta e memorialista di Campo di Giove

(DAM) Campo di Giove (Aq) – Per la rubrica “Il Personaggio del Giorno”, oggi facciamo la conoscenza del giovane poeta, scrittore e memorialista campogiovese Marco Del Mastro che abbiamo intervistato in questi giorni.

Chi è Marco Del Mastro?

“Sono Marco Del Mastro un ragazzo di 23 anni da sempre appassionato di cultura, letteratura e scrittura e del sapere in generale. Ho sempre coltivato in me la vocazione della “penna” fin dalla mia più tenera età che oggi si è consolidata ancor di più e mi accompagna ancora”.

Ci parli della sua attività letteraria?
“Ho sempre avuto una particolare sensibilità nel leggere e cercare di capire ciò che mi circonda ed è forse per questo che oggi mi ritrovo a dover scrivere. Interpreto la scrittura non solo come una passione, ma come una vera e propria urgenza comunicativa. Ho scritto da sempre, ma ho iniziato a pubblicare solo qualche tempo fa. Essendo appassionato di storia locale il mio primo lavoro fu “Scatti di vita campogiovese” un piccolo opuscolo nel quale, attraverso un’intervista ripercorrevo l’esperienza drammatica della Seconda Guerra Mondiale vissuta da mia nonna a Campo di Giove, paese in cui vivo. Successivamente – ha spiegato Marco Del Mastro – realizzai un secondo lavoro dal titolo “Campo di Giove nell’Ottocento”, dove raccoglievo una serie di documenti storici del mio paese e facevo un’analisi su quella che era la situazione demografica e culturale del mio paese, focalizzando l’attenzione soprattutto su un personaggio storico di Campo di Giove che è Primiano Marcucci, un giovane ribelle che ha reagito fin dalla gioventù ai soprusi del potere guadagnandosi la fama di eroe in tutto il paese. Fu da sempre conosciuto infatti come uno dei briganti più pericolosi d’Abruzzo. La mia prima parte di approccio alla scrittura perciò l’ho dedicata esclusivamente alla scoperta di storia locale in quanto era ed è una mia passione. Nel 2015, sono stato selezionato dalla casa editrice “Pagine” per essere inserito all’interno di una antologia di poeti contemporanei dal titolo “Tracce” con la selezione di 7 miei componimenti poetici. È da lì che è cominciata la mia attenzione verso la poesia. Nella primavera del 2017 – ha continuato il giovane autore – ho dato alle stampe una seconda raccolta di poesie dal titolo “Non per gioco ma per amore”. Nell’estate del 2018 ho pubblicato una terza raccolta di poesie dal titolo “Negli occhi di Lulù” con la casa editrice “Lupi” di Sulmona”.

Cosa ha voluto comunicare attraverso le sue opere?
“Attraverso la mia attività letteraria in un primo luogo con la stesura di testi che riguardano essenzialmente la compagine storica del mio paese ho voluto valorizzare e celebrare le radici, la storia, la memoria degli anziani, custodendola attraverso i miei scritti per fare in modo che non vada persa nel tempo. Io credo che la scrittura poetica sia per me, ma non solo per me, una vera e propria urgenza comunicativa, una vera e propria esigenza. La scrittura della poesia non è una mera passione da coltivare, ma la interpreto come una vera e propria missione di vita, attraverso la quale ciò che si scrive diventa veicolo e strumento per leggere la vita in maniera più profonda e in maniera migliore, non tralasciando quelli che sono i particolari e quelle che sono le piccole cose che rendono bello il vivere dell’uomo. Il poeta ha l’arduo compito di far riscoprire e di far custodire la bellezza del mondo che ci circonda che oggi purtroppo non siamo abituati più a vedere a causa di una vita frenetica che ci distoglie l’attenzione dagli occhi nei confronti di cose più vere, più belle, più vive”.

Ci parli dei suoi progetti e sogni nel cassetto?


“Per quanto concerne i progetti che ho realizzato, ci tengo a ricordarne uno in particolare, la cui nascita è stata possibile grazie alla collaborazione con Flaminia Colella una giovane poetessa romana con la quale abbiamo pensato di dar vita ad un movimento artistico che si chiama “Artiformi” che avesse l’obiettivo di far riscoprire la bellezza della vita e della poesia e della scrittura e della cultura attraverso il connubio tra diverse forme d’arte che siano la scrittura, la pittura, la musica, la letteratura e la danza. Attraverso questo – ha precisato Del Mastro – vogliamo riportare l’attenzione sulla bellezza che oggi purtroppo va sempre più dissipandosi a favore di valori liquidi. Al momento siamo una trentina di artisti che hanno aderito a questo progetto e ci siamo già esibiti una volta a Chieri in provincia di Torino con uno spettacolo e lo faremo anche prossimamente con altri spettacoli, quindi continueremo sicuramente su questa strada, coltivando il nostro sogno.
“Per quanto riguarda la mia attività personale attualmente collaboro con la rivista “L’Opinionista” nella sezione cultura, in futuro sicuramente continuerò a scrivere, a fare ricerca, a navigare nel mondo della scrittura sperando di ricevere ispirazione dalla vita stessa”.

Marco Del Mastro di Campo di Giove

Il direttore – Cristiano Vignali