
(DAM) Gardone Riviera – Nel seguente speciale verrà esaminata l’aspetto dell’Eros in d’Annunzio che per certi versi viene considerato un “influencer” ante litteram.
Gabriele d’Annunzio ha segnato il tempo suo e quello a venire con l’approfondimento della funzione dell’eros, quale fiamma che dà vita alla creazione artistica. Un elemento chiave di tutto l’universo dannunziano è rappresentato dalle donne, che si ritrovano nella sua opera con degli pseudonimi come: Cinerina, Ghisola, Sirenetta e Moriccia. Gabriele d’Annunzio scelse sia di vivere che di scrivere, contrariamente agli altri scrittori italiani che facevano o l’una o l’altra cosa. Non si accontentava della teoria, e forse non è azzardato dire che con le donne gli importava passare subito alla pratica. L’Eros in versi è rappresentato dall’opera “Ho un desiderio di te stasera”. Le donne il poeta le amava e non sapeva farne a meno. Era affascinato dai meccanismi dell’ars amatoria: per lui conquistare sempre nuovi cuori era la sfida più lusinghiera. Tra le donne che riuscirono a persuaderlo ci furono la pianista di Venezia Luisa Baccara, la pittrice polacca Tamara de Lempicka, l’attrice Eleonora Duse e la celebre Marchesa Casati, tutte coinvolte in rapporti travagliati con Gabriele che era tremendamente volubile di carattere. Playboy incallito, il poeta è stato giustamente per alcuni una sorta di precursore degli influencer di oggi. Sua è la massima “Bisogna fare la propria vita come si fa un’opera d’arte”.
Nella sua ampia produzione, la figura femminile è vista dallo scrittore come un essere sopranaturale: la tendenza di D’Annunzio è però soprattutto quella di pronunciare con enfasi non tanto il fascino della donna che attrae, quanto le esigenze dell’uomo sedotto.
A tal proposito, è da considerare “Il Piacere”, in cui l’esteta Andrea Sperelli è diviso tra Elena Muti e Maria Ferres, di cui la prima rappresenta il desiderio e la passione sfrenata, la seconda invece la donna candida e pura. Entrambe significative per il protagonista, che si troverà in bilico per buona parte della trama.
Nel romanzo, uscito nel 1889, si combinano amore e perdizione. “Ho un desiderio di te stasera” è una delle poesie più belle di Gabriele D’Annunzio in cui il poeta ha forse espresso la potenza della passione sull’uomo. Nella lirica l’autore rivela il trasporto per la donna amata che, anche se è distante fisicamente, è vicina in quanto è dentro il suo cuore e spiega in versi cosa vuol dire bruciare letteralmente per qualcuno. E si nota che anche nel passato le donne erano sensibili all’ascolto in modo particolare.
Veronica Tieri