Le Ciambelle di Castelvecchio Subequo (foto di Giuseppe Cera)
(DAM) Castelvecchio Subequo – Le ciambelle realizzate in occasione delle feste di Castelvecchio Subequo (borgo di fattezze medievali, ma di origini preromane, sito su una collina, ai piedi del Monte Sirente, in mezzo alla Valle Subequana, nel Parco Regionale del Sirente – Velino, in provincia de L’Aquila) compresa quella del patrono San Giovanni Battista, sono pressoché uguali a quelle prodotte nei vicini paesi subequani di Gagliano Aterno e Castel di Ieri.
Anche il Lunedì di Pasqua, quando si svolge la festa in onore di Santa Barbara, oltre alla processione, sono preparate le Ciambelle di Castelvecchio Subequo.
La ricetta delle ciambelle di Castelvecchio Subequo è molto semplice: occorrono per la loro preparazione 500 gr. di farina, 5 uova, 1 cucchiaio di semi di anici e 1 pizzico di sale. Bisogna lavorare bene tali ingredienti; poi arrotolare l’impasto a forma di ciambella; lessare in acqua bollente per circa 25 – 30 secondi; lasciar raffreddare; praticare tagli sui bordi della ciambella con le forbici, infine infornare per circa mezz’ora.
Le tradizioni di Castelvecchio Subequo sono legate ai riti di rinnovamento e alle pratiche magico-religiose precristiane, tipiche delle società arcaiche agricole e pastorali dell’Appennino Centrale che rivivono nelle manifestazioni di devozione religiosa.
Veronica Tieri – Discovery Abruzzo Magazine
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