Le Cascate del Verde, le più alte dell’Appennino

(DAM) Borrello (CH) – A Borrello, nella media valle del Sangro, si estende la Riserva Naturale Regionale del Rio Verde: 287 ettari che comprendono le cascate più alte dell’Appennino.

Un panorama mozzafiato, sormontato dalle imponenti cascate del Verde, è quello che si offre allo sguardo del visitatore che si addentri nella Riserva Naturale del Rio Verde. Nata come oasi WWF nel 1997 e trasformata in Riserva Naturale Regionale nel 2001, può essere considerata una delle riserve storiche dell’Abruzzo.
Con un’estensione di 287 ettari, presenta un paesaggio vario e suggestivo, in cui spicca l’attrazione del luogo, che dà il nome anche alla riserva stessa. Le cascate del Rio Verde sono le più alte dell’Appennino e le seconde in Italia, con un dislivello di oltre 200 metri e tre salti in totale.

Le Cascate del Verde interrompono il corso dell’omonimo fiume, affluente del Sangro, dando vita a tre imponenti salti rispettivamente di 40, 90 e 30 metri che ne fanno quindi le cascate perenni più alte dell’Appennino. Precipitando da oltre 200 metri, le acque del Verde si mescolano a quelle del sottostante Sangro.
Sospese a oltre 300 metri su rocce calcaree e marne, le Cascate del Verde offrono un panorama incredibilmente suggestivo alla vista, che ha contribuito a renderle una vera e propria attrazione. Sul lato orientale, denominato “Lame Rosse”, è possibile scorgere l’affioramento di argille dalla tipica colorazione variopinta e la presenza di calanchi.

Al di là dello spettacolo offerto dalle cascate, la Riserva del Rio Verde riveste un eccezionale valore ambientale con una vegetazione caratterizzata da grande biodiversità. Lungo le pareti su cui si sviluppano le cascate, notiamo una vegetazione tipicamente mediterranea: l’umidità e l’esposizione favoriscono lo sviluppo di arbusti tipici della macchia mediterranea come la ginestra, il ginepro o il prugnolo. Lungo il corso del Rio Verde è poi possibile scorgere varie specie di salice. A rendere unico il patrimonio botanico della riserva, comunque, è la convivenza dell’abete bianco, che si estende per estesi nuclei, e il leccio.

A livello faunistico, la ricchezza e varietà della fauna botanica dimostra l’eccezionale qualità delle acque del Verde. In particolare, in queste acque il gambero di fiume ha la popolazione più consistente della regione. Di notevole interesse, tra gli uccelli legati all’ambiente acquatico, la presenza del merlo acquiaiolo e della ballerina gialla ma nidificano in queste aree anche poiane, sparvieri, gufi comuni, falchi pellegrini e nibbi reali.

Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine