(DAM) Castelli (TE) – Nel piccolo borgo teramano di Castelli rivive una tradizione artistica antica e incomparabile: quella dell’arte ceramica sotto forma di maioliche.
Quando si parla di arte ceramica in Abruzzo, il primo nome che viene in mente è quello di Castelli: nel piccolo borgo in provincia di Teramo, infatti, la tradizione ceramica ha origini antichissime e ha saputo raggiungere nel tempo risultati incredibili, dal valore artistico inestimabile.
È nel Cinquecento che Castelli lega il suo nome alle maioliche, divenendone un centro di primissimo piano grazie alle famiglie di talentuosi ceramisti che la abitavano.
Punto di partenza ideale di una produzione ceramica variegata e di pregio è la chiesa cinquecentesca di San Donato a Castelli.
Tra l’inizio del Cinquecento e la fine del Settecento a Castelli si creano vere e proprie dinastie maiolicari, protagoniste di una produzione di altissimo livello oggi ospitata alla Pinacoteca Barbella di Chieti, nel Museo Capitolino di Atri, nel Museo Civico di Castelli, nel Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, presso la Fondazione Paparella Treccia a Pescara, nella Galleria Acerbo di Loreto Aprutino ma anche in istituzioni museali di tutto il mondo come il Louvre, l’Hermitage, il Metropolitan, il British Museum.
Tra le più celebri famiglie di ceramisti di Castelli ricordiamo la famiglia Grue, fondata da Carlo Antonio Grue e modello per tutte le altre botteghe, la famiglia Gentili, fondata da Bernardino il Vecchio, la famiglia Pompei, la famiglia Paolini.
L’arte dei ceramisti di Castelli si è espressa nella realizzazione di pregiate maioliche sotto forma di piatti, mattonelle, brocche, fiasche, zuppiere, borracce, orci e oggetti di uso comune ma anche maioliche destinate alle farmacie, di grande effetto decorativo.
I soggetti rappresentati spaziano in lungo e in largo: soggetti storici e mitologici, scene campestri, stemmi gentilizi, scene bibliche.
Con il trascorrere del tempo notiamo un’evoluzione dello stile decorativo, con i toni cromatici che passano dalla brillantezza rinascimentale a toni più tenui tipici dei Sei-Settecento, alla maiolica istoriata impreziosita con oro.
Ancora oggi Castelli è punto di riferimento per l’artigianato in questo settore, con un linguaggio espressivo che spazia tra il recupero di soggetti rinascimentali alla ricerca di nuovi linguaggi e stili.
Il liceo artistico di Castelli tramanda fin dal 1906 questa arte ai giovani e ogni estate, nel mese di agosto, ha luogo una frequentatissima mostra mercato dedicata alla ceramica.
Oltre che di raccolte nei musei di tutto il mondo, le maioliche sono protagoniste anche al Museo delle Ceramiche di Castelli. Istituito nel 1984, il Museo si trova nell’antico convento dei Frati Minori Osservanti, risalente al XVI secolo e ha l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura della maiolica, salvaguardandone la storia e le tradizioni locali.
Al suo interno possiamo ammirare manufatti che mettono in mostra le varie fasi dell’arte ceramica a Castelli: dalle produzioni altomedievali diffuse su tutto il territorio, alla successiva ceramica ingubbiata e graffiata, fino al periodo rinascimentale e barocco, quello di massimo splendore di quest’arte.
Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine