L’Altipiano delle Cinquemiglia e il fascino dei suoi segreti storici celati

La Famiglia reale dei Savoia sull’Altipiano delle Cinquemiglia innevato il 13 dicembre del 1913 (,Foto La Vecchia Pesa).

(DAM) Alto Sangro – Di ritorno da Pescasseroli verso Chieti, seguendo il corso del basso Fiume Sangro, svoltando per Castel di Sangro e imboccando l’antica Via Degli Abruzzi (l’attuale Strada Statale 17) che seguendo la Via della Lana collegava Napoli con Roma e Firenze verso la Via Francigena, siamo giunti  sull’Altipiano delle Cinquemiglia, il più famoso e vasto degli altipiani carsici fra i cosiddetti “Altipiani Maggiori d’Abruzzo”. 

In questo magico altipiano la Via della Lana si interseca con gli antichi Tratturi, le autostrade della Transumanza percorse da greggi, pastori, artigiani e commercianti. 

L’Altipiano delle Cinquemiglia,  storicamente punto di raccordo fondamentale fra il nord e il sud della Penisola, si estende per quasi 9 Km, tra i 1250 e i 1280 metri di altezza, fra i Comuni di Rocca Pia, Rivisondoli e Roccaraso, limes di confine, cerniera fra il Parco Nazionale della Maiella e del Morrone e e il  Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, da cui è facile raggiungere, tra l’altro, il comprensorio sciistico più attrezzato del sud d’Italia, quello di “Roccaraso – Rivisondoli” e Pescocostanzo, la “Perla del Parco Nazionale della Maiella” , città storica, scolpita dai maestri scalpellini nella pietra della montagna madre e forgiata nel ferro battuto dai maestri ferrai, nota anche per la lavorazione dei preziosi, tra cui la famosa Presentosa.

Sul’Altipiano delle Cinquemiglia abbiamo fatto una sosta alla Vecchia Pesa, un ristorante – bar nei pressi di un distributore di carburante, dove abbiamo notato incorniciata in un quadretto vicino al bancone, una foto storica della famiglia reale d’Italia, i Savoia, che passava col suo lungo seguito sull’Altipiano delle Cinquemiglia innevato con delle adeguate slitte il 20 dicembre del 1913. 

Effettivamente, numerose volte la grande storia ha toccato l’Altipiano delle Cinquemiglia come attestato dalle fonti e chissà queste rocce quanto altro hanno visto e potrebbero raccontarci se avessero la bocca per parlare.

A volte la notte, fra il rumore degli alberi spostati dal vento alcuni giurano di aver sentito la marcia sempre più lenta e asfissiante e le voci simili a lamenti dei soldati dispersi nelle nevi dell’Altipiano delle Cinquemiglia, milizie congelate ed uccise dalla rigidissima temperatura dei grandi altipiani degli Appennini Centrali che fanno di questa zona la “Siberia del Mediterraneo”.

Diversi, infatti, i contingenti militari a cui è costato caro passare per l’Altipiano delle Cinquemiglia, come i mercenari della Serenissima di Venezia contro Carlo V e i soldati tedeschi del Principe d’Orange fra il 1528 e il 1529 

Nel 1860, Re Vittorio Emanuele II  passò wui per incontrarsi a Teano con Garibaldi e nel 1913 la scena si ripete col passaggio della famiglia reale, come immortalato dalla foto. Nella Seconda Guerra Mondiale, durante la Campagna d’Italia 1943-1945,  i carri armati tedeschi e quelli degli Alleati sono passati proprio qui, vicino al fronte della famigerata Linea Gustav. 

Il fascino e la varietà dei luoghi e dei paesaggi,  rendono l’Altopiano delle Cinquemiglia una meta frequentata in tutte le stagioni.

Cristiano Vignali e Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine