La volpe: un predatore tutto da scoprire


(DAM) Abruzzo – Muso affusolato e allungato, corpo snello e pelliccia folta dal colore mutevole a seconda delle stagioni, la volpe è il predatore con l’areale più vasto, dal momento che è possibile scorgerlo in svariate zone del nostro Paese, e in tutto l’emisfero boreale. Scaltro e camaleontico (da queste sue caratteristiche ha origine il detto “sei furbo come una volpe”) è uno degli animali più astuti e opportunisti che esistano in natura. L’estrema adattabilità ad ogni tipo di ambiente (anche in quelli più antropizzati), dalla montagna ai prati, fino ai centri abitati, unita all’atteggiamento timoroso, che la induce a ripararsi in luoghi sicuri, la rende grande protagonista della fauna più comune.

Un animale carnivoro con una strategia di caccia del tutto particolare

Pur essendo carnivora e cacciatrice, in circostanze particolari la volpe può adattarsi ad assumere anche altre tipologie di alimenti. Le sue prede naturali sono, generalmente, mammiferi più o meno grandi come roditori e conigli, topi e arvicole, talpe, lepri, ghiri. In caso di necessità, tuttavia, essa ricorre al consumo di uova, funghi, frutta, bacche e insetti. Per catturare le sue prede, utilizza una elaborata tecnica: non si lancia all’inseguimento degli altri animali, ma spicca un balzo in aria un angolo di 40°. Grazie a questa strategia, non solo riesce a coprire un’area di 5 metri, ma ricade precisamente con le zampe anteriori sulla preda, senza lasciarle scampo.

L’addomesticamento della volpe

La volpe è un animale notturno dal carattere schivo, solitario e restio all’interazione con altri animali e con gli umani. Tuttavia, in diverse località turistiche, le volpi escono allo scoperto anche durante il giorno, avvicinandosi a campeggiatori e viaggiatori per rimediare del cibo. Questa evoluzione nel carattere e nelle abitudini ha gradatamente alterato la natura selvatica di questo animale, arrivando, in molti casi, ad un vero e proprio “addomesticamento”. Per tutelare tale specie il personale dei parchi intraprende spesso azioni di dissuasione nei confronti dei turisti, in quanto tutto ciò non rientra nel normale ciclo della natura.

Le volpi si riproducono una volta all’anno, nel periodo tra Gennaio e Febbraio. Nella stagione invernale i maschi corteggiano le femmine e le coppie rimangono unite fino allo svezzamento dei cuccioli. Con l’arrivo dei primi caldi, a partire da Maggio-Giugno, i piccoli iniziano a seguire i genitori nella ricerca di cibo e restano assieme alla famiglia fino alla fine dell’estate. Da quel momento in poi, gli esemplari di sesso maschile lasciano i genitori e iniziano a procacciarsi autonomamente il cibo, dando origine anche a vivaci lotte territoriali con altri esemplari.

La volpe appartiene alla mitologia delle fiabe

Nonostante non sia rara e nemmeno troppo difficile da incontrare, la volpe ha da sempre suscitato emozioni nell’immaginario collettivo umano. Nel folklore e nella letteratura questo animale appare come l’incarnazione della destrezza, dell’ipocrisia e dell’inganno. La sua figura è descritta in miti, favole e leggende, forse proprio perchè onnipresente, anche se in pochi conoscono davvero la sua natura. Nella mitologia greco-romana, la volpe che tenta di prendere l’uva, tra l’altro, si associa a Bacco (Dioniso), il dio patrono dell’uva. In molti racconti essa incarna anche l’arroganza, il peccato, l’ingiustizia, l’avidità e la lussuria.

Maria D’Argento – Discovery Abruzzo Magazine

Fonte: www.tuttogreen.it Foto Sara Megale, fotografa Naturalista di Roma c/o Parco Naturale Regionale Sirente – Velino.