(DAM) Pescara – Ognuno di noi nasce, cresce e vive all’interno di una fitta rete di relazioni. Ogni momento della nostra vita dal concepimento alla morte avvengono all’interno di un preciso contesto relazionale. La prima relazione che sperimentiamo è di tipo duale ma ben presto ci si rende conto che madre e bambino sono immersi in una cornice ben più ampia e solida: la Famiglia.
La famiglia ci fornisce i nostri primi modelli relazionali che ci accompagnano a lungo nella nostra vita e ci permettono di sperimentare un buon livello di benessere psicologico. Ogni famiglia sulla base della fase del suo ciclo vitale assolve a specifici compiti di sviluppo che mirano all’evoluzione di tutti i suoi componenti. Tuttavia in alcuni casi ci possono essere delle difficoltà che interrompono il processo evolutivo e determinano una crisi del sistema familiare che può manifestarsi con un profondo malessere psicologico in uno o più dei suoi componenti. Quando non c’è evoluzione le persone spesso si ammalano e possono mostrare una molteplicità di sintomi che risultano piuttosto vari, si va infatti dai disturbi d’ansia a patologie più severe come nel caso delle psicosi, ma si passa anche per lo sviluppo di tossico-dipendenze. Il sintomo rappresenta all’interno del contesto relazionale un campanello di allarme che segnala un malessere che non riguarda soltanto l’individuo che ne è portavoce.
Possiamo dire che nessuna fase del ciclo evolutivo della famiglia è immune dalle “crisi”, tuttavia è più probabile che queste si verifichino nei momenti di passaggio che richiedono alla famiglia di rivedere i propri compiti di sviluppo. Ne sono un esempio le crisi di coppia in corrispondenza della nascita dei figli, la transizione dei figli alla vita adulta.
Nel momento in cui il portatore del sintomo si rivolge allo psicologo la richiesta d’aiuto viene accolta e valutata all’interno del contesto relazionale della persona nell’ottica di un intervento sistemico-relazionale. Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale valuta insieme al paziente quale setting sia più adeguato a prendere in carico quella specifica situazione, al contrario di come si possa pensare, il setting della terapia sistemico-relazionale è piuttosto flessibile. Il percorso sistemico-relazionale può comprendere sedute familiari soprattutto in presenza di bambini e adolescenti, sedute di coppia e anche sedute individuali. Il setting viene valutato e rinegoziato sulla base dei diversi fattori e in accordo con il paziente.
La relazione terapeutica che si istaura tra chi richiede aiuto e il terapeuta mira a ristabilire il processo evolutivo e quindi a riportare il benessere nella vita delle persone e di conseguenza nel loro contesto relazionale.
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Dott.ssa Flavia Gentile – Psicologa e Psicoterapeuta sistemico – relazionale