(DAM) Casoli (Ch) – Oggi facciamo la conoscenza di Giustino Travaglini, 23enne di Casoli, antico borgo medievale, pedemontano baricentrico in provincia di Chieti che domina la Val di Sangro.
Il giovane scrittore ha pubblicato, a dicembre del 2017, un romanzo intitolato “9800 KM” della Casa Editrice “Kimerik” di Patti (ME), sua prima fatica letteraria e spera di poter condividere, insieme al più alto numero possibile di lettori, la sua opera che idealmente ripercorre tutti i “9800 KM” della Transiberiana.
Il progetto finale di Giustino Travaglini, sarebbe quello di scrivere un libro per ogni fermata di una delle ferrovie più famose del mondo, fino ad arrivare all’ultimo libro, il cui titolo sarebbe “0 KM”, cioè l’arrivo a Vladivostok.
L’ispirazione dell’opera è nata chiacchierando al bar con gli amici, nei pomeriggi immersi nella natura e nella pace della campagna abruzzese, ideale per meditare e creare, ed è frutto della sua passione per la Russia e della scoperta della mancanza di un filone narrativo su spie russe protagonisti positivi nella letteratura occidentale.
La trama di “9800 KM” parla di una storia di spionaggio ed in particolare di Chris Kuznetsov, giovane miliardario russo, nato negli Stati Uniti, ed erede dell’Impero “Kuznetsov Oil&Gas” che viene contattato dall’FSB (i servizi di sicurezza russi), affinché si rechi in Qatar, in seguito al blocco imposto al piccolo stato da parte degli altri paesi arabi, col compito di tutelare gli interessi nazionali e non solo, sfruttando la sua grande amicizia col principe ed erede al trono qatarino. L’opera è anche un romanzo psicologico e sentimentale. Infatti, durante il viaggio da Mosca fino a Doah, passando per l’Iran, Chris Kuznetsov sarà tormentato da alcuni dei suoi demoni del passato (soprattutto, la morte della madre) e sarà accompagnato da Irina, giovane agente dell’FSB con cui nasce una relazione amorosa.
A tal proposito, abbiamo intervistato l’autore per fare meglio la sua conoscenza:
Chi è Giustino Travaglini? “Sono nato a Casoli, in provincia di Chieti. Sono un grande appassionato di lettura e scrittura che si cimentato per la prima volta nello scrivere un libro. Il titolo dell’opera è “9800 KM” e si ispira alla lunghezza della Transiberiana russa. Il progetto globale comprende la scrittura di un libro per ogni fermata della transiberiana, dunque 16″.
Ci parli della trama del suo libro… “Il giovane miliardario Chris Kuznetsov, erede dell’impero Kuznetsov Oil&gas viene contatto da Pietro, un suo ex amico ed ex compagno d’accademia ora membro dell’FSB, i servizi di sicurezza russi. Recatosi alla sede dei servizi segreti si trova davanti ad un bivio: collaborare per scoprire la verità sulla morte di sua madre. Dopo un’iniziale titubanza accetta anche in virtù dei suoi legami con il principe ereditario Qatariota. Qui incontra Irina, giovane agente dell’intelligence interna che lo affiancherà nella missione. Dopo aver fatto scalo a Kish Island i due si recano a Doha per una tre giorni di conferenza organizzata per la successione al trono del Qatar. Qui Chris dovrà vedersela con altri agguerriti nemici ma troverà per strada anche aiuti insperati come i coniugi Pin ( spie del governo cinese ) e Michael, agente CIA inizialmente avverso ma poi alleato. Alla fine alcuni dei suoi scheletri verranno fuori come la verità sulla fine dei suoi genitori ma troverà anche una forte storia passionale proprio con la fredda Irina”.
Cosa vuole comunicare con la sua opera e qual è la sua visione del mondo? “Il mio romanzo è un punto di rottura con il passato e con ciò che è la visione dello spionaggio in generale. Non più una opposizione Russia- Stati Uniti, bensì una collaborazione, la cui ultima volta risale al 1945, data non di poco conto. Altro elemento di rottura è il ruolo femminile: non più mero oggetto di accompagnamento della trama bensì personaggio attivo e pienamente coinvolto. Anzi, è proprio essa ad impugnare la pistola e a svolgere il ruolo di “poliziotto” nel libro. A facilitare il lettore c’è poi la scorrevolezza della narrazione e la facilità di linguaggio che rendono il libro adatto a qualsiasi tipologia di pubblico”.
Luigi Buracchio – Discovery Abruzzo Magazine