Intervista alla fotografa artistica Manuela Vuotto che ha lasciato il suo cuore a Bomba

(DAM) Roccascalegna (Ch) – La sera di sabato 16 febbraio 2019, si è tenuto presso il Civico 20 RistorArtGallery di Roccascalegna (Ch), l’inaugurazione della mostra fotografica in bianco e nero “Bomba…lu Paese Me” della fotografa figlia d’arte Manuela Vuotto che noi abbiamo intervistato per fare meglio la sua conoscenza:

Chi è Manuela Vuotto?

“Sono una donna dinamica, solare, allegra e molto sensibile. Abito a Reggio Emilia, ma sono un’emiliana d’adozione perché le mie origini sono metà campane e metà abruzzesi. La mia mamma è nata a Bomba, in Provincia di Chieti, dove ho casa e dove torno appena posso durante l’anno per ricaricarmi ed ossigenarmi. Sono appassionata di fotografia, musica e cinema. Sono curiosa per natura e tramite la macchina fotografica riesco catturare ogni dettaglio ed a farlo mio”.

Ci parli della sua attività fotografica…

“La passione per la fotografia è parte di me fin da bambina. Sono cresciuta in un mondo di foto perché i miei affetti più cari, fra cui il mio papà, hanno coltivato questo hobby. Mio zio ne ha fatto una professione ed è ora un affermato fotografo. Scattare foto è uno dei miei “biglietti da visita”. Chi mi conosce bene sa che amo fotografare e che senza la fotografia mi sentirei persa, spenta, quasi nuda. Le foto sono per me frammenti di vita ricchi di anima, preziose testimonianze del nostro vissuto e qualcosa che ci permette di restare vivi. La fotografia è il modo migliore che conosco per descrivere appieno le mie sensazioni ed emozioni. Fotografare mi rende una persona migliore e felice. Quando non so come esprimere qualcosa scatto una foto che vale più di tante parole”.

Come è nata l’idea di un servizio fotografico su Bomba?

“A Bomba ho passato lunghi periodi della mia infanzia ed adolescenza, durante l’estate, ed è la mia seconda casa. Conosco ogni singolo angolo di questo delizioso paese ed i miei amici più cari sono bombesi. Credo cercassero qualcuno che mostrasse Bomba da diversi punti di vista, una persona che non ci vivesse, ma che la sentisse sua in tutto e per tutto. Ho mostrato alcuni scatti ai proprietari del Civico 20 RistorArtGallery ed essendo piaciuti hanno deciso di farne una mostra. Credo la scelta sia ricaduta sul fatto che io non fotografo con gli occhi, ma con il cuore ed amo affascinare/stupire con semplicità”.

Cosa ha voluto comunicare con la sua attività artistica – fotografica?

“Ho voluto in primis comunicare l’attaccamento e la fierezza delle mie origini abruzzesi e far conoscere un bellissimo borgo  in tutte le sue sfaccettature. Con le mie fotografie ho cercato di trasmettere la mia visione delle cose ed il mio sentire. La fotografia è un esercizio d’osservazione, di valorizzazione ed il mezzo migliore per non dimenticare. La scelta del bianco e nero è nata dal desiderio di riportare indietro le lancette del tempo ad un passato così vicino e mai troppo lontano. Le emozioni sono molto più forti in bianco e nero. Il colore distrae, piace all’occhio, ma non necessariamente raggiunge il cuore”.