Il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio su pandemia e diritti dei più fragili

Intervista al Sindaco Enrico Di Giuseppantonio su pandemia e diritti dei più fragili


(DAM) Fossacesia –  Cristiano Vignali, ha intervistato il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, sull’impatto della pandemia nei confronti dei cittadini più fragili.
L’associazione Diritti in Movimento, presieduta in provincia di Chieti da Manlio Madrigale e fondata da Paolo Cendon, si occupa da tempo di tutelare i diritti dei più fragili, coloro che più di tutti subiscono i colpi della vita e che in una situazione di pandemia come quella che il mondo ha vissuto di recente e continua tuttora a vivere affrontano le difficoltà maggiori.Discovery Abruzzo Magazine, il giornale di Abruzzo Tourism, ha affrontato l’argomento insieme al Sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio, che ha concesso un’intervista a Cristiano Vignali. Si è parlato dei diritti dei più deboli e delle iniziative che può e deve prendere la collettività per farsi carico delle loro esigenze così particolari.Cardine dell’intervista è stato proprio il come il Covid-19 e la conseguente pandemia abbiano segnato la fragilità umana delle persone più bisognose e se abbia influito più che in passato. Secondo il Sindaco Di Giuseppantonio, che ci ha tenuto a salutare e ringraziare per il suo lavoro Manlio Madrigale, conoscenza di lunga data, verso cui ha sottolineato il personale apprezzamento per la sensibilità che da anni lo porta ad essere protagonista nella difesa di chi ha più bisogno. Nell’opinione del Sindaco la pandemia è paragonabile ad una vera e propria guerra, dalla quale è necessario uscire il prima possibile. Di Giuseppantonio ha ricordato come nei momenti difficili sono sempre i più fragili quelli che soffrono maggiormente e a vivere le difficoltà più grandi. La solitudine, la condizione di non poter vivere la vita in serenità, costringono queste persone ad appoggiarsi a chi ha la sensibilità di comprendere senza giudicare e la possibilità concreta di tendere la mano per rialzarsi.Certo la pandemia, nella sua fase iniziale, nel culmine e in questo dopo che poi tanto dopo non è, ha esacerbato con violenza una situazione già di per sé delicata, ha continuato Enrico Di Giuseppantonio, ma il Governo e le istituzioni hanno saputo rispondere prontamente: hanno lavorato alacremente, hanno trovato le risorse e, soprattutto, hanno apprezzato un mondo, quello del volontariato, che si è dimostrato impagabile in una situazione così straordinaria.In una proposta indirizzata all’UNESCO, ha proseguito il Sindaco, i volontari sono stati individuati come patrimonio dell’umanità e secondo Di Giuseppantonio si tratta di un riconoscimento meritatissimo. Il volontariato ha a che fare con chi ha più bisogno, con chi è più fragile e deve essere considerato come una sorta di pedagogia per migliorare l’umanità: chi mette la propria vita totalmente al servizio degli altri deve essere riconosciuto. Ha concluso, poi, con un messaggio per chi si occupa di politica: rispettare la regola essenziale e cioè essere più vicini a chi ha bisogno, a chi si sente solo, a chi è trascurato. Dopo la pandemia, sarà la sensibilità che molti di noi hanno saputo dimostrare, a dover essere faro per la ripartenza. Speriamo che la solidarietà e la socializzazione facciano da traino per il superamento dell’emergenza.
Claudia Falcone – Discovery Abruzzo Magazine