Il Santuario della Madonna dell’Oriente di Tagliacozzo

 

L'Icona bizantina della Madonna scampata all'iconoclastia degli imperatori romani orientali
L’Icona bizantina della Madonna scampata all’iconoclastia degli imperatori romani orientali

 

(DAM) Tagliacozzo – A oltre 2 Km dal paese, sul crinale di una collina che domina la vallata dell’Imele, sorge il Santuario di Santa Maria “de Orienna”, anche detto semplicemente della Madonna dell’Oriente, edificato, come dimostrato da una icona, nel XIII secolo.

Il tempio di culto assume questo nome perché in esso è custodita una immagine bizantina della Vergine Maria che sarebbe scampata all’iconoclastia di Leone III Isaurico e portata in Italia.

Esistono testimonianze certe che accertano che il santuario è luogo di pellegrinaggio sin dall’inizio della sua fondazione anche se particolare impulso è stato dato dai frati minori che si sono insediati nell’attiguo convento dal 1896.

Dell’aspetto originario della chiesa resta ben poco, a seguito dei vari interventi di manutenzione e ristrutturazione che la trasformarono radicalmente, in particolar modo a seguito del terremoto del 1915 che la danneggiò seriamente.

Dopo questo tragico avvenimento che sconvolse la Marsica, la chiesa cambiò radicalmente il suo aspetto. Il restauro e il puntellamento fu ultimato nel 1932.

Successivamente ci furono altri interventi che fecero assumere alla chiesa l’aspetto attuale: nel 1934 fu costruito il coro ligneo sopra l’ingresso; nel 1946 fu decorata la cupola e la navata; nel 1969 fu costruito l’abside poligonale; nel 1978 venne edificato il nuovo altare in mosaico decorato.

Il Santuario ha una porta santa e un museo annesso dove sono raccolti oltre agli “ex voto”, libri sacri, monete antiche e alcuni reperti archeologici egiziani, palestinesi e siriani.

Anna Di Donato

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