(DAM) Pescara – Nei casi di separazioni coniugali conflittuali, il Giudice ha facoltà di nominare un CTU, cioè un Consulente Tecnico d’Ufficio di sua fiducia, per valutare le capacità genitoriali e le migliori condizioni di affidamento e collocamento dei minori coinvolti.
Accade sempre più che l’Esperto nominato si trovi a lavorare in casi particolarmente problematici, caratterizzati da dinamiche disfunzionali, incomunicabilità e una conflittualità nella coppia genitoriale che ostacola il benessere dei figli.
Padri e madri, in lotta tra loro, spesso perdono di vista i bisogni dei loro figli, che divengono oggetto di contesa, frequentemente e in maniera pregiudizievole “tirati dall’una e dall’altra parte”.
Attraverso un’indagine approfondita del sistema familiare, con colloqui clinici individuali e congiunti, osservazioni genitori-figli, somministrazione di test psicologici, incontri ambientali per la conoscenza del contesto fisico e realzionale in cui i minori sono inseriti, comprendendo anche la scuola e i parenti prossimi, il CTU fornisce al Giudice tutte le informazioni utili alla sua decisione, proponendo, in relazione alle difficoltà riscontrate, le soluzioni possibili per assicurare una crescita sana e serena.
Frequentemente assistono alle operazioni peritali i Consulenti di Parte di ciascun genitore, se nominati.
Il CTU, nella sua imparzialità, può essere invece considerato il Consulente di Parte dei figli contesi.
E’ suo compito, al di là dei vissuti di “vincitore e vinto” degli adulti, proteggere il più possibile il benessere dei minori, pur se nel contesto di una disunione familiare.
Dott.ssa Silvia Mastromattei – Psicologa Psicoterapeuta
Esperta in Psicologia Giuridica – C.TU. Del Tribunale di Pescara