I ristoratori dei piccoli centri sono i più penalizzati dal divieto degli spostamenti fra Comuni nelle festività

I ristoratori dei piccoli centri sono i più penalizzati dal divieto degli spostamenti fra Comuni nelle festività, i giorni di loro maggiore lavoro e incasso. 

I ristoratori dei piccoli centri, subiscono l’ennesimo duro colpo dal nuovo Dpcm firmato del Governo che stabilisce che i ristoranti potranno restare aperti sempre fino alle ore 18.00 in zona gialla (l’Abruzzo è ancora zona rossa), ma siccome viene imposto il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza proprio nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, saranno danneggiati proprio gli esercizi dei piccoli Comuni della provincia italiana  e abruzzese in particolare.

I ristoratori dei piccoli centri sono l’anima della nostra Patria, ricca di tesori enogastronomici, naturali, storici e artistici che ci invidiano ovunque e ne fanno la Nazione più prestigiosa e bella del mondo.

Essi, infatti soprattutto nel fine settimana e nei giorni di festa in genere, sono la metà preferita di turisti, affezionati e amanti della cucina e della vita tradizionale che sono disposti a fare chilometri e a pagare pur di vivere attimi di serenità lontano dallo stress delle città, respirare aria pulita, mangiare i piatti preferiti, annaffiati da un buon vino delle nostre colline.

Dalla trattoria al ristorante pluristellato, senza il turismo e i clienti abituali che vengono da fuori, stanno lentamente sprofondando e non possiamo di certo permetterci che venga meno una delle eccellenze dell’Italia che ci invidiano in tutto il mondo, produttrice di una buona “fetta” del Pil italiano.

Dunque, urge che il Governo riveda le sue disposizioni, non chiudendo durante le festività l’accesso ai Comuni (andamento dei contagi da Covid permettendo) e, aiutando il prima possibile, con fatti concreti, i ristoratori dei piccoli centri.

Cristiano Vignali – Presidente dell’Associazione Abruzzo Tourism