“I luoghi della Teate Romana”, a che punto sono gli interventi finanziati dal Mibact per 3 milioni di euro?

(DAM) Chieti – L’antichissima città di Chieti, Teate Marrucinorum, può vantare un vasto patrimonio culturale ed archeologico romano – marrucino che incastonato tra palazzi e strade, offre gemme preziose come le tre “T”, ossia il teatro romano, le terme ed i tempietti romani, testimonianza di un passato remoto affascinante, ma sempre attuale.

Sono proprio le meraviglie sopracitate ad essere oggetto di un progetto di restauro finanziato dal Mibact che mette a disposizione un fondo di 3 milioni di euro spendibili per la realizzazione di un programma che vuole calcare sulla tutela, sul recupero e la valorizzazione di monumenti culturali per aumentarne la visibilità, il coinvolgimento e la fruibilità da parte della popolazione.

“Vogliamo rendere questi simboli dell’antichità davvero visibili in maniera contemporanea e godibile, perciò non basta il mero restauro. Messi in rete i tre monumenti possono qualificare la città” ha spiegato a febbraio 2020 l’ideatrice del progetto la Soprintendente Dott.ssa Rosaria Mencarelli, che insieme ad un preparato staff, alla Fondazione Fitzcarraldo di Torino con l’architetto Luca Dal Pozzolo e l’appoggio di svariati enti ed istituzioni, continuano a lavorare all’importante progetto.

“Le terme – ha continuato la Soprintendente – presentano un assetto che ricorda un parco urbano e come tale andrebbe percepito, devono diventare un luogo dove trovare riparo, leggere”.

“I tempietti nelle parti chiuse ospiteranno mostre e incontri: si trovano in un’area che viene riqualificata dalla Provincia di Chieti e vogliamo renderli permeabili con la vicina ex biblioteca per creare una piazza, un’agorà del sapere. Poiché non possiamo né vogliamo fare da soli, affidiamo la progettazione, retribuita, dalle coperture per le terme a un percorso nel teatro, agli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università Gabriele D’Annunzio guidati da Claudio Varagnoli, docente e cattedratico della Scuola archeologica di Atene. Essendo giovani, avranno idee più innovative delle nostre”.

Ma, a che punto è ora il progetto di riqualificazione dei tre importanti siti archeologici dell’antica Teate? Lo chiediamo ancora una volta alla Dott.ssa Rosaria Mencarelli….


Il progetto “I Luoghi della Teate Romana” , 3 milioni di euro resi disponibili dal Mibact, sta procedendo. In questo periodo di silenzio, nonostante il lockdown, la Soprintendenza ha avviato e completato le analisi propedeutiche alla progettazione, per comprendere lo stato dei luoghi ed indirizzare le scelte di restauro e di valorizzazione”.


Per quanto riguarda le TERME dell’antica Teate:

Realizzati tutti i rilievi manuali e strumentali dell’area”.

Realizzata la mappatura delle murature e la classificazione tipologica dei materiali”.

Consegnate le analisi di vulnerabilità strutturale di tutte le opere murarie, in particolare delle cisterne romane accessibili dall’interno dell’area archeologica e collocate al di sotto della strada carrabile di via delle Terme Romane. I risultati rassicuranti ci consentiranno di procedere in modo spedito ed intervenire in maniera localizzata, al fine di rendere finalmente accessibili in sicurezza le cisterne romane” ci ha informato la Soprintendente.

Ultimo passo – ha spiegato la Mencarelli – è quello dello studio stratigrafico, necessario per la scelta dei futuri nuovi piani di calpestio che saranno la base planimetrica per la realizzazione del giardino urbano. Lo studio dei rapporti stratigrafici murari, soprattutto nelle fondazioni murarie, contribuirà a rendere maggiormente evidente la periodizzazione di un luogo conosciuto nella sua fase generica di frequentazione in età romana, tra I e II secolo. Queste indagini profonde devono essere effettuate nell’area di ingresso all’attuale area archeologica, nel piazzale antistante le cisterne, nella parte nord-orientale del vestibulum, nella zona del praefurnium e in tutto il settore orientale interessato da uno scivolamento a valle; qui sarà particolarmente interessante indagare le relazioni esistenti in antico tra le strutture romane e le probabili preesistenze che nel Settecento dettero origine ad una fontana”.

La fase propedeutica allo scavo vero e proprio, che prenderà avvio entro la fine di marzo, è stata preceduta dalla preparazione del terreno da indagare con il taglio dei cipressi che insistono proprio in quest’area nord-orientale, dove non sono mai state effettuate indagini stratigrafiche e dove si spera che gli alberi con le loro profonde ed estese radici non abbiano ulteriormente danneggiato le strutture residue del grande complesso monumentale. Si interviene quindi nelle terme romane per indagarle al meglio, per restaurarle e renderle fruibili come spazio pubblico, con le suggestioni e le sollecitazioni intellettuali ed emozionali di un luogo urbano in cui vivere una quarta dimensione: il tempo”.

Per quanto riguarda i TEMPIETTI ROMANI:

Predisposto il quadro economico di spesa per il progetto di restauro e recupero dei Tempietti e dell’area circostante per addivenire ad un vero e proprio progetto di riqualificazione urbana, che sia in grado di ricollegare due punti focali : i Tempietti e l’edificio della ex Biblioteca De Meis. Per questo si sono tenuti anche numerosi incontri con il Comune di Chieti e la Provincia” ha concluso la Mencarelli.

Cristiano Vignali – Direttore Discovery Abruzzo Magazine

Vojtila Lara – Discovery Abruzzo Magazine