I disturbi del desiderio sessuale a cura del sessuologo Aldo Marinacci

(DAM) L’Aquila – L’ American Psychiatric Association (APA) nel 2013 ha stimato che i disturbi del desiderio sessuale interessano il 19% delle donne europee tra i 20 e i 49 anni; la percentuale sale al 32% nelle donne che, nella stessa fascia di età, abbiano subito la menopausa chirurgica; infine interessa il 48% delle donne tra i 50 e i 70 anni. Il desiderio sessuale si riduce con l’età, mentre il disagio causato dalla perdita di desiderio sessuale, è inversamente correlato all’età: è massimo quindi nella donna più giovane.

Mentre la prevalenza del disturbo nell’uomoriguarda il 6% dei giovani (18-24) e il 41 % degli uomoni anziani (66-74) hanno problemi con il desiderio sessuale. Tuttavia coloro che rientrano nei criteri del disturbo sono solo l’1,8% degli uomini di età compresa fra 16 e 44 anni.
In una ricerca portoghese il 14,4% dei partecipanti ha esperito una fase di almeno 2 mesi di calo del desiderio accompagnata da un forte distressnell’ultimo anno. La comorbilità più frequenti sono con Disfunzione Erettile (38-48,7%), Eiaculazione Precoce (28,2%) e Eiaculazione Ritardata (50%). Lo stress professionale è la ragione più frequente riportata per mancanza di interesse sessuale. (Corona et al., 2013; Corvalheiro et al., 2014).

Il desiderio è un fenomeno dinamico e mutevole, fortemente correlato con gli eventi della vita. Come prima cosa raccomandiamo una buona diagnosi per comprenderne le cause.
La consulenza sessuologica è di fondamentale importanza per ricevere indicazioni precise in merito alla risoluzione. Dietro la semplice frase: “Dottore mi è diminuito il desiderio sessuale con il partner…..”, ci sono molti fattori che il sessuologodeve indagare attraverso delle sedute per capirne la causa.
Le ragioni per cui diminuisce il desiderio sessuale possono essere diverse: diminuzione dell’infatuazione, pressione di altre preoccupazioni, stress, fattori psicologi di atteggiamenti verso se stessi, verso il sesso e verso il partner.
Il percorso di risoluzione non può essere generalizzato, ma va ogni volta analizzato individualmente per comprenderne le variabili bio-psico-sociali.
Infatti, il desiderio sessuale è composto da tre forze:
– la componente biologica
– la componente psicologica, influenzata da stati mentali personali come la gioia o dolore, da stati interpersonali come affetto, disaccordo, disistima e da altri elementi come la durata della relazione e l’infedeltà.
– la componente culturale riflette valori, significati, regole, ruoli sessuali appresi nell’infanzia e che influenzano tutta la nostra vita.
E’ importante riconoscere i campanelli d’allarme e prestare attenzione ai rituali di fuga come per esempio:
– abusare del telefono e della televisione nelle ore più adatte a fare sesso,
– iniziare una discussione nelle ore più adatte per fare sesso,
– accusare vari malesseri soggettivi, 
– coricarsi prima o dopo il coniuge, 
– trascurare aspetto e igiene, 
– avere rapporti sbrigativi e monotoni, 
– stordirsi di alcool, sedativi ed altro.

I ritmi frenetici della vita quotidiana, tra lavoro e doveri, non devono farci mettere in secondo piano la qualità della sessualità.
Un vissuto sessuale appagante e regolare fa bene a tutto l’organismo non solo alla coppia, ci fa sentire meglio con noi stessi e con gli altri aspetti quotidiani della vita.

Richiedete una visita per prevenire la cronicità e salvaguardare il benessere sessuale individuale e di coppia. 

Per maggiori informazioni
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Dott. Aldo Marinacci

Psicologo – Consulente Sessuale – Sessuologo Clinico

Il sessuologo Aldo Marinacci con studi fra L’Aquila, Sulmona, Avezzano, Teramo, Giulianova, Pescara e Grosseto