Giampiero Margiovanni, scrittore atriano: «I nostri sogni sono nelle lacrime»

(DAM)- Atri (TE). Giampiero Margiovanni, scrittore abruzzese nato ad Atri nel 1990, racconta ai lettori di Dam del suo primo romanzo “giallo”, I sogni nelle lacrime.  

Giampiero Margiovanni, autore del romanzo "I Sogni nelle lacrime"
Giampiero Margiovanni, autore del romanzo “I Sogni nelle lacrime”

 

Com’è nata l’idea di scrivere I sogni nelle lacrime?

«L’idea di scrivere I sogni nelle lacrime nasce diverso tempo fa. Lo scheletro del rapimento dei bambini con la nonna risale a un incubo avuto da mia nonna molti anni fa. Lei sognò di essere rapita con me e mio cugino da dei delinquenti che ci avevano rinchiuso in un vecchio casale abbandonato. Da lì l’idea di mettere nero su bianco». 

Nel tuo romanzo c’è molta suspense, che tiene il lettore sempre sull’attenti. La cosa che però incuriosisce maggiormente è il titolo, I sogni nelle lacrime. Qual è il significato intrinseco di tale titolo? 

«In molti mi hanno detto che il punto di forza del mio romanzo è la suspense. Questo piccolo escamotage mi aiuta a tenere il lettore sulle spine. Nel momento di maggior paura per i protagonisti, nonna Angelica incita i suoi nipoti a trattenere le lacrime, a non piangere. Secondo un vecchio detto popolare, all’interno delle lacrime sono rinchiusi i nostri desideri. Facendole scorrere lasciamo andar via i nostri sogni. Trattenere le lacrime è sinonimo di non arrendersi e vivere i propri desideri». 

Nel romanzo c’è un personaggio molto importante, nonna Angelica. Su di lei è incentrata gran parte della storia. A chi ti sei ispirato per tale personaggio?

«Ho preso spunto dalla mia bisnonna, da cui ho preso le caratteristiche fisiche e interiori. È stata il modello su cui ho creato nonna Angelica. Per il nome mi sono ispirato a quello della mia bisnonna, Angela. L’ho però chiamata Angelica come un’amica che mi ha aiutato nella revisione del libro. Un nome simile ma non identico, sarebbe stato un po’ banale. Mi sembrava molto appropriata la metafora dell’angelo che porta in salvo i bambini».  

Quanto sono importanti le nonne nella vita dei propri nipoti?

«Le nonne sono un po’ come seconde madri, cercano di essere sempre molto presenti nelle vite dei nipoti e rendono la loro infanzia più leggera»

Un messaggio per coloro che leggeranno il tuo libro?

«Siate forti, abbiate coraggio, non perdete tempo nel lamentarvi, tenete duro. Prima o poi i sogni possono realizzarsi. Qualora non ci si riuscisse, è importante essere forti per affrontare le sfide della vita con ottimismo. Piangersi addosso non cambia mai le cose».

Anna Di Donato
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